Italia

IL VESCOVO DI PRATO: NO ALLE FORZATURE DI QUESTO BIPOLARISMO

Un forte appello all’impegno politico (“Non si può, non è lecito per un cristiano, disinteressarsi della responsabilità politica”) è stato rivolto dal vescovo di Prato, Gastone Simoni, ai cattolici italiani in occasione di un confronto sulla nuova enciclica di papa Benedetto XVI “Caritas in Veritate”. L’appuntamento, organizzato dal Collegamento Sociale Cristiano (associazione nazionale pre-politica, rigorosamente bipartisan, promossa dallo stesso mons. Simoni per “dare una casa comune di riflessione e formazione ai tanti cristiani ancora oggi impegnati nelle difficili frontiere della politica e del sociale”), si è svolto a Fiumetto (Marina di Pietrasanta) presso la casa per ferie (“La Versiliana”) della diocesi pratese. Introdotto dal presidente del CSC Angelo Passaleva (“Il CSC è uno strumento utile per l’animazione e la ripresa del movimento cattolico in Italia: chi entra in politica come credente ha il dovere prioritario di sentirsi, e di essere veramente, al servizio del bene comune, in umiltà e trasparenza”), all’incontro ha preso parte il vaticanista TG1 Fabio Zavattaro (“Un collega laico tedesco si chiedeva, ironizzando, come dopo questa enciclica possa esserci ancora qualcuno in grado di collocare papa Ratzinger su posizioni “di destra” visto che è ormai rimasto praticamente il solo a parlare di lavoratori, giustizia e sindacati”). Per mons. Simoni l’enciclica di papa Benedetto è “una bella occasione, anche per i cattolici italiani ovunque abbiano scelto di agire, di essere sé stessi e di esprimersi come tali nell’impegno per il bene comune locale e generale e nel dialogo con tutti. Senza dimenticare – ha aggiunto – quanti nell’ambito delle diverse parti politiche, non sentendosi di casa né di qua né di là, possano trovare un’altra casa nella quale, secondo loro, meglio possa incarnarsi oggi e domani la più vera tradizione del cattolicesimo sociale e democratico del XX secolo”. Per Gastone Simoni le parrocchie, i circoli, le associazioni e i movimenti del cattolicesimo italiano devono occuparsi maggiormente della politica (“Dovete darvi da fare per agire”). Nel dibattito, mons. Simoni si è detto “totalmente d’accordo” con un intervento che prendendo spunto dal confronto, appena concluso nel vicino parco della “Versiliana” fra Denis Verdini e Piero Fassino sulla “inevitabilità” del bipolartismo, sosteneva come molti cattolici italiani si sentano, al contrario, in forte difficoltà nell’attuale quadro politico (“Nell’Italia di oggi occorrono – ha commentato mons. Simoni – cattolici coerenti, indipendenti, politicamente competenti e stimabili, liberi dalle soggezioni ai rispettivi capi oltre che capaci di resistere alle forzature dell’attuale bipartitismo”). Particolare attenzione, nel vescovo di Prato, anche per i temi dell’immigrazione (“la vera spia del terribile e inaccettabile sottosviluppo di questo mondo”). Alla folta rappresentanza di cattolici pratesi (circa 200 i presenti sotto i pini della casa per ferie diocesana, il vescovo ha annunciato che il prossimo 21 settembre, ospite dell’associazione dei ragionieri e commercialisti, sarà a Prato per una iniziativa regionale proprio Stefano Zamagni: uno degli intellettuali che più da vicino ha contribuito alla “Caritas in Veritate”. E mons. Simoni – leggendo proprio il paragrafo dell’enciclica dedicato alla necessità di introdurre, nel mercato e nelle attività economiche, “forme di gratuità” e “logiche di dono” – ha inaugurato l’iniziativa promossa dal Ucsi Toscana, Collegamento Sociale Cristiano e TV Prato: i 79 paragrafi dell’enciclica saranno letti, davanti a una telecamera, da altrettante personalità. Sarà realizzato un dvd che sarà poi consegnato a papa Benedetto XVI nel 2010. Fabio Zavattaro ha letto il paragrafo dedicato ai media; Angelo Passaleva quello sulla centralità della giustizia.