Italia

IMMIGRATI: CARITAS, RISCHIO RIVOLTE ANCHE IN ALTRI CENTRI

(ASCA)  – Dopo la rivolta esplosa oggi nel Cara (Centro accoglienza richiedenti asilo) di Bari, Oliviero Forti, responsabile dell’ufficio immigrazione di Caritas italiana, lancia l’allarme sui rischi di “un effetto domino” delle rivolte anche negli altri centri sparsi sul territorio italiano, a causa del clima di difficoltà, incertezza ed esasperazione che si vive all’interno. E consiglia di correre presto ai ripari con “un grande sforzo di volonta”‘ e “un salto di qualità dal punto di vista etico”. “La violenza – dice Forti al Sir – non va mai bene, ma se l’accoglienza è strutturata su grandi numeri e protratta per lungo tempo, si rischia di far esasperare gli animi. Bisogna trovare un sistema per disincentivare subito queste forme di protesta. L’incertezza e il disagio in cui vivono queste persone, in gran parte lavoratori stranieri in fuga dalla Libia, alza il tasso di litigiosità e di conflittualità. Allora è richiesto un grande sforzo di volontà da parte di tutti, immigrati e istituzioni”. La Caritas chiede di “rendere le procedure più celeri, perché nonostante siano state aumentate le Commissioni territoriali, ci sono ancora molte lungaggini burocratiche”; distribuire gli immigrati in gruppi più piccoli sul territorio, come sta facendo la Caritas; ma soprattutto trovare una “condizione di certezza giuridica per queste persone”: vale a dire, “se in molti casi non è possibile dare una protezione internazionale (asilo o protezione sussidiaria), perché non pensare ad un forma di protezione temporanea, come è stato fatto mesi fa per i tunisini?”.