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IMMIGRATI: CNCA, A FIRENZE UN PROGETTO PER AIUTARE I DIPENDENTI DA ALCOL E DROGA

“Doppia assenza e impossibilità di ritorno: vincoli e paradossi del migrare” è il tema della giornata di aggiornamento che, nell’ambito del “Progetto per le persone migranti che hanno sviluppato dipendenza da alcol e sostanze stupefacenti” della Regione Toscana, il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza, ente esecutore del progetto, promuove il 19 febbraio a Firenze (Via dell’Anconella 3 – ore 10-17). “La tossicodipendenza delle persone immigrate è spesso una conseguenza del fallimento del progetto migratorio” spiegano gli organizzatori; in molti casi questi tossicodipendenti “incorrono in situazioni di grave emarginazione: mancanza di punti di riferimento familiari, culturali e religiosi; difficoltà legate all’incomunicabilità linguistica” e conseguente “abbandono da parte delle comunità etniche d’appartenenza”. Di qui l’importanza di favorirne l’accesso ai servizi sanitari “attraverso l’utilizzo di servizi di bassa soglia in grado di agganciarli nei luoghi in cui vivono”, e di “implementare le competenze degli operatori attraverso attività di formazione e aggiornamento” anche con l’aiuto di mediatori culturali. All’incontro interverranno Roberto Bertolino, psicologo e consulente servizio di etnopsichiatria e mediazione culturale del Dipartimento di salute mentale dell’Asl To1, e il mediatore culturale Lachen Aalla.Sir