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IMMIGRAZIONE: P.MIOLI (MIGRANTES), TENSIONI E LENTEZZE NON RICADANO SULLA PELLE DEGLI IMMIGRATI

“La lentezza dell’apparato amministrativo e questa enorme confusione non ricadano negativamente sulla pelle degli immigrati”. Questa la preoccupazione espressa oggi da padre Bruno Mioli, direttore dell’ufficio per la pastorale dei profughi e degli immigrati della Fondazione Migrantes, commentando le tensioni politiche in materia di immigrazione dopo il varo del decreto attuativo della legge sull’immigrazione e gli sbarchi di clandestini sulle coste siciliane che non accennano a fermarsi. “Le posizioni contrastanti all’interno del governo portano il problema alla radice – osserva padre Mioli – e ci si chiede se l’apparato amministrativo sia stato sufficientemente adeguato all’applicazione della legge. Questo vale anche per la regolarizzazione”. Il problema, rileva padre Mioli, “è che l’amministrazione e soprattutto le questure si sono trovate sprovvedute di fronte alla grande mole di lavoro, anche perché venivano gravate da altri compiti, come quello delle impronte digitali, del rinnovo del permesso ogni due anni o le pratiche per i ricongiungimenti familiari. Un sovraccarico di lavoro da affrontare senza un aumento di personale. Queste lungaggini per le regolarizzazioni, probabilmente dovute ad una mancanza di adeguamento delle strutture amministrative a questi nuovi compiti, denotano una situazione di stanchezza e logorio”.Sir