Italia

INCIDENTE AD APRILIA: MONS. PELVI (OMI) AI FUNERALI 5 VITTIME: TESTIMONI «AMORE MANIFESTATO NELLA VITA»

L’amore manifestato «nella vita concreta e nelle azioni quotidiane»: è questa la testimonianza lasciata da Maria Domenica Colella, Maria Ivana Aronica, Roberto Arioli, Settimio Iaconianni e Gianfranco Grosso, le cinque persone, tutte legate all’associazione nazionale dell’Arma dei Carabinieri, decedute lo scorso 5 maggio in un incidente stradale nei pressi di Padova. A ricordarlo oggi, giorno dei loro funerali nella chiesa di san Michele ad Aprilia, è stato l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia (Omi), mons. Vincenzo Pelvi. Le parole del vescovo castrense sono state per ciascuno: «Roberto con la sua tenerezza d’animo pronto a emozionarsi e commuoversi dinanzi alla sofferenza umana; Settimio riferimento esemplare per la famiglia e i colleghi per imparare l’arte della solidarietà; Gianfranco che con la sua mitezza sapeva trasmettere armonia e benevolenza in ogni difficoltà; Maria Ivana, la mamma di tutti, pronta a dare un sorriso a chiunque; Maria Domenica, la «nonna» gioiosa e accogliente dei bambini della parrocchia di Fossignano». «A chi, nel nostro Paese, sedotto da messaggi e modelli che ostentano l’idolatria del benessere individuale, a chi guarda con disaffezione al bene della vita, a chi è insofferente a ogni forma di collaborazione, scegliendo il miraggio del facile guadagno o il virtuale come medicina per la solitudine – ha detto mons. Pelvi – i nostri cari hanno risposto con passione civile e impegno per il bene di tutti. I nostri cari restano un dono e ci lasciano un compito: imparare a raccontare la bellezza della vita e la dignità umana». «Le difficoltà non trovano soluzione nel lamento o nel risentimento che respiriamo nei luoghi della nostra quotidianità: uffici, scuole, media, politica – ha concluso – ma possono diventare opportunità di crescita se orientano alla prossimità, al servizio e al dono di sé». (Sir)