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INGHILTERRA: VISITA PAPA, MONS. NICHOLS SCRIVE ALLA COMUNITÀ CATTOLICA

Viene non solo a trovare i cattolici ma a dare una testimonianza del messaggio cristiano. E’ in sintesi quanto scrive il primate cattolico di Inghilterra e Galles, mons. Vincent Nichols, in un messaggio indirizzato ai cattolici britannici, pubblicato ieri dal settimanale cattolico “The Universe”, riguardante la prossima visita di Benedetto XVI (16-19 settembre) nel Paese. Proprio ieri ai cattolici di tutta la Gran Bretagna è stato chiesto di contribuire, con una offerta, a coprire i costi della visita del Papa. Lo scopo è raccogliere un milione di sterline. Secondo mons. Nichols i cattolici britannici potrebbero essere convinti che “il Papa verrà a trovare la comunità cattolica, ma il suo compito principale non è esattamente questo. Verrà per offrire alla nostra società una testimonianza del Vangelo come messaggio di speranza e di amore, come base ferma e affidabile per la vita moderna”. Per il primate cattolico si tratta di una visita “storica”, importantissima per il futuro dei cattolici in Gran Bretagna. Storica perché, scrive il presule, si tratta della “prima visita di Stato di un Papa, della prima beatificazione ad avere luogo in questo Paese, il card. Newman è il primo confessore della fede ad essere beatificato in oltre seicento anni. Papa Benedetto arriva con il compito delicato di presentare alla nostra società, nella sua maniera ragionata ed elegante, l’importanza cruciale per il nostro mondo della fede in Dio e dell’arricchimento che essa porta con sé”. Un obbiettivo difficile “se si considerano le tensioni sociali e le voci stizzite alle quali siamo abituati oggi”. Per Nichols la visita è anche un modo per ricordare ai cittadini britannici che sono “esseri spirituali, molto più della somma totale dei nostri risultati materiali, portati all’amore e alla bellezza e capaci di amare Dio”. In un momento di austerità economica come quello attuale “la qualità dei rapporti tra tutte le persone diventa molto importante per il nostro benessere comune”. Il presidente dei vescovi inglesi non ha dubbi: “il compito dei cattolici britannici è di sostenere il Pontefice, di essergli subito vicino, di dare credibilità visibile al messaggio che offre a tutti con la testimonianza delle nostre azioni e delle nostre vite”.Sir