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INTERNET E MINORI, PRESENTATO A FIRENZE RAPPORTO EURISPES-TELEFONO AZZURRO: 3 SU QUATTRO USANO CHAT O FACEBOOK

900 pagine, 40 schede tematiche, 2500 bambini e adolescenti intervistati in 33 scuole di ogni ordine e grado dal Nord al Sud dell’Italia. Sono alcuni dei numeri che caratterizzano la decima edizione del Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza redatto da Telefono Azzurro ed Eurispes e presentato oggi a Firenze. L’evento ha permesso di delineare dati e tendenze che caratterizzano la vita dei bambini e degli adolescenti nel nostro paese, con una particolare attenzione verso il rapporto tra bambini e adolescenti e il mondo dei mass media e delle nuove tecnologie. Il Rapporto Telefono Azzurro – Eurispes descrive una “generazione tecnologica” dotata di grande familiarità con gli strumenti informatici e multimediali e come tale particolarmente soggetta a forme di dipendenza o a rischi derivanti da fenomeni quali l’adescamento online o il cyber bullismo.Fra le apparecchiature tecnologiche, la televisione è con ampio scarto quella maggiormente utilizzata dai bambini: solo il 4% non la usa mai mentre l’8,1% la vede per più di 4 ore al giorno. Per tutte le altre apparecchiature considerate (cellulare, dvd, playstation, mp3, computer e internet) i tempi di utilizzo dei bambini risultano abbastanza contenuti – prevale l’uso fino a 2 ore al giorno e, in generale, il tempo di utilizzo cresce all’aumentare dell’età. Per quanto riguarda gli adolescenti spicca il dato sul possesso del cellulare (97,8%) e il tempo di utilizzo: il 39,8% lo usa per più di 4 ore al giorno. Gli adolescenti, inoltre, dedicano molto tempo all’uso del computer e di Internet: il 73,5% utilizza il pc e il 70,7% naviga in Rete da 1 a più di 4 ore al giorno.Generazione tecnologica: le chat e i social network. Il 75% degli adolescenti intervistati usa Internet. Di questi, il 71% naviga in Rete da 1 a più di 4 ore al giorno. Se nel 2005 chattava solo il 38% degli adolescenti che navigavano su Internet, questa percentuale sale nel 2008 al 70% e nel 2009 arriva al 80%. Nel 2005 la percentuale di bambini navigatori “che chattano” superava di poco il 13%, nel 2008 il valore sale al 33% per arrivare al 42% del 2009. Facebook è il social network che raccoglie la maggior parte delle preferenze degli adolescenti: il 71% dichiara di aver aperto un profilo con motivazioni differenti: il 29% per rimanere sempre in contatto con gli amici, il 24% per ritrovare vecchi amici, il 15% per fare nuove amicizie.Generazione tecnologica: i rischi. Dal  Rapporto Infanzia di Telefono Azzurro e Eurispes emerge che l’uso della rete da parte di bambini e adolescenti comporta rischi notevoli di fronte ai quali è necessaria una opportuna azione di contrasto da parte delle forze dell’ordine affiancata da un’attività di informazione e comunicazione nei confronti dei bambini e degli adolescenti, delle famiglie, della scuola. A testimonianza di ciò, un dato in base al quale il 6,4%  dei bambini continua a comunicare anche se qualcuno conosciuto in internet li infastidisce o molesta, perché pensa che non possa accadere nulla.  Al 17% dei bambini è capitato di sentirsi chiedere nome, cognome, indirizzo mentre al 13% dei bambini ha visto in Internet immagini che lo hanno messo a disagio o turbato. Al 40% degli adolescenti è stato chiesto un incontro da parte di uno sconosciuto. Il 6% dei bambini e il 30% degli adolescenti hanno comunicato con una persona che fingeva di essere un’altra. Il 13% dei bambini e il 41% degli adolescenti dichiara di essere entrato in un sito ad “accesso vietato a bambini e adolescenti”.Il Rapporto Telefono Azzurro – Eurispes ha permesso di fare luce anche sul fenomeno del cyberbullismo che dal 2007 al 2009 è in crescita. Gli adolescenti riferiscono infatti di aver compiuto, più o meno occasionalmente, azioni di cyber-bullismo e in particolare di aver utilizzato il cellulare, e in misura minore internet, per inviare immagini, video o foto minacciose, oppure informazioni false su un’altra persona o anche per escludere intenzionale di una persona dai gruppi on line.“Il problema del rapporto tra le giovani generazioni e i mass media è delicatissimo e Telefono Azzurro ne è consapevole avendo promosso e firmato già nel 1990 con l’ Ordine dei giornalisti e la Federazione nazionale della stampa italiana la Carta di Treviso, con l’intento di disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia – ha affermato il Presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo – Lo sviluppo di Internet, la larghissima diffusione dei cellulari, l’utilizzo molto diffuso della TV offrono grandi opportunità di crescita e di informazione che impongono l’assunzione di nuove responsabilità e il rafforzamento di una stretta collaborazione tra la famiglia, la scuola, il mondo dell’informazione e quello del non profit; collaborazione rivolta a proteggere da rischi ed abusi bambini e adolescenti e ad educarli ad un corretto uso degli strumenti multimediali.  L’evento di Firenze, concretizzatosi grazie al prezioso supporto del mondo dell’informazione, ha rappresentato in questo senso un importante momento di riflessione congiunta sui temi connessi al rapporto tra i media, bambini e adolescenti ”. “Le moderne tecnologie dovrebbero facilitare nei bambini e negli adolescenti la libera espressione di sé e della propria creatività, non ingabbiarla nella routine e nell’autoreferenzialità improduttiva.Dovrebbero favorire l’incontro – un incontro aperto e sincero –, non la chiusura quando non un confronto vuoto e mascherato, con il mondo esterno. – ha affermato Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes –  Le tecnologie multimediali potrebbero costituire, anche per i ragazzi, un’enorme risorsa, da sfruttare al meglio. Ma non sempre accade. Aggrappati tenacemente alla preponderanza dei messaggi veicolati dai mezzi di comunicazione e dalla pubblicità, essi troppo spesso si adeguano al modello che fa della perfezione dell’immagine un bene da raggiungere a tutti i costi. I ragazzi italiani non aspirano quasi mai a diventare eroi, ma al massimo a diventare famosi..”. (cs)