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INTERNET: FORUM FAMIGLIE E COPERCOM, UNA LEGGE CONTRO SFRUTTAMENTO E MANIPOLAZIONE DEI MINORI NELLA RETE

Dopo la legge di riassetto del sistema radiotelevisivo, occorre “pensare al più presto” ad una disciplina legislativa del “Sistema Internet”, soprattutto per tutelare i minori “da ogni rischio di sfruttamento e di manipolazione morale”, attraverso la garanzia della “sicurezza della navigazione in rete”. E’ la richiesta avanzata dal Forum delle associazioni familiari (che riunisce 37 associazioni nazionali) e dal Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione, a cui fanno riferimento 23 associazioni), in una lettera invitata al Ministro per le Comunicazioni, Maurizio Gasparri, in cui si sottolinea come nel codice di autoregolamentazione “Internet e minori” i gestori dei servizi che lo hanno sottoscritto “non abbiano voluto assumere impegni effettivamente idonei ad assicurare un’adeguata tutela dei minori dalla grande quantità di materiale lesivo di essi, reperibile su Internet, così da garantire il diritto a un armonico sviluppo psichico, morale e fisico della loro personalità”.

Il Forum ed il Copercom (che rappresentano nel loro insieme diversi milioni di associati e di familiari) ricordano nella lettera che nella “Carta dei diritti dei minori in rete”, approvata di recente dal Consiglio nazionale degli utenti, è “chiaramente indicato, oltre a quello di poter godere delle opportunità che Internet è capace di offrire, anche quello alla tutela da ogni rischio di sfruttamento e di manipolazione morale e alla sicurezza della navigazione in rete”. Diritti, questi, che secondo le due associazioni “anche la vigente legislazione in materia non garantisce” e che sono stati di fatto cancellati da una disposizione di legge recentemente approvata, nella quale – modificando il testo presentato dal governo – è stato abrogato l’obbligo degli operatori di conservare, anche per le sole finalità di accertamento e repressione dei reati, i dati relativi al traffico su Internet, annullando di fatto “la possibilità per le forze di polizia di intervenire anche nel caso dei reati più gravi”. Sir