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IRLANDA, VITTORIA DEI SI’ LA REFERENDUM SUL TRATTATO DI LISBONA

A meno di un anno e mezzo dal primo referendum, gli irlandesi rovesciano il giudizio sul Trattato di Lisbona con i “sì” che raccolgono i due terzi dell’elettorato recatosi alle urne. La crisi economica e un tasso di disoccupazione al 12% hanno convinto gli irlandesi che per la “tigre celtica” è arrivato il momento di fare affidamento sulla solidità dell’Unione Europea e sui suoi preziosi finanziamenti. Questa volta, infatti, tutti partiti erano per il “sì” e la proposta del fronte opposto è risultata piuttosto appannata. “Hanno parlato con un voce forte è chiara”, ha detto il premier, Brian Cowen, alla cui soddisfazione si sono uniti tutti principali leader del Vecchio continente che contano di far entrare in vigore il testo in gennaio. Prima, però, bisognerà superare lo scoglio delle ratifiche da parte dei presidenti ceco e polacco. Il primo sta aspettando che la Corte costituzionale della Repubblica ceca si pronunci sull’accordo, mentre le riluttanze del secondo sembrano ormai superate e la firma dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Ad ogni modo, difficilmente saranno bloccate le riforme previste dal Trattato che garantiscono procedure di approvazione delle norme comunitarie più snelle e criteri di maggiore rappresentatività delle istituzioni dell’Unione Europea. (Fonte: Radio Vaticana)