Italia

Immigrazione: Migrantes, Lampedusa e Prato le due «vergogne» del 2013

Lampedusa con i suoi morti ricorda il dramma delle guerre alle porte dell’Europa, «dimenticate, tollerate se non talora anche alimentate dagli armamenti», ma anche «l’incapacità dell’Italia e dell’Europa di leggere e gestire un nuovo fenomeno di mobilità». Prato con i suoi morti sul lavoro ricorda la «necessità» di una nuova «battaglia sociale, di un nuovo movimento sociale che riparta dai diritti dei lavoratori, ma rinnovi anche le regole dell’economia».

Monsignor Perego ricorda che nel 2014 ci saranno le elezioni europee, «un momento importante per passare dalle parole ai fatti nella comune politica migratoria, salvando la qualità della democrazia europea dagli assalti estremisti». L’augurio è che il 2014 «veda passi concreti nella gestione delle migrazioni in Italia e in Europa, con l’attenzione alla forte mobilità dei giovani, al dramma delle famiglie rifugiate, alla partecipazione dei migranti alla vita sociale e politica. Ogni forma di esclusione, di privazione dei diritti indebolisce la costruzione di una città dell’uomo e la sicurezza sociale e produce nuove ‘vergogne’».