Italia

Immigrazione: don Soddu (Caritas), in Europa declino inesorabile dei diritti umani

«Purtroppo ciò che un tempo costituiva l’azione sporadica e solitaria di singoli governi, volta a tenere lontano dai confini nazionali i migranti – ha osservato don Soddu -, oggi viene messa a sistema dall’Unione europea. Ormai si registra un declino inesorabile che sta indebolendo progressivamente anche la cultura dei diritti umani». «Per arginare queste derive xenofobe, i tradizionali partiti e movimenti progressisti – ha fatto notare – hanno iniziato ad adottare lo stesso linguaggio, talvolta le stesse misure restrittive, utilizzate dai loro avversari politici. Per combattere l’ascesa di partiti e movimenti con approcci e idee – spesso anche velate e sottese – razziste, xenofobe o discriminatorie, dunque, stanno mettendo in atto misure lontane dalla loro storia e dalla loro identità».

Don Soddu ha denunciato «una omologazione verso il basso che porta l’azione politica a trattare con sgradevole sufficienza tutto ciò che ruota intorno ai diritti umani, spesso considerati diritti di serie b che vengono dopo gli interessi nazionali, per non dire elettorali». Anche le varie iniziative che hanno caratterizzato l’agenda europea sull’immigrazione nel 2017 sono, a suo avviso, «il prodotto di questo clima quasi da ‘caccia alle streghe’». Mentre in Italia «il sentimento sempre più diffuso di ostilità ci preoccupa fortemente e deve farci interrogare anche sulla nostra effettiva capacità di costruire comunità e di alimentare e promuovere una cultura della solidarietà». «O si agisce sul piano culturale – ha sottolineato – cercando di recuperare quei valori etici che sono il fondamento della cultura europea e cristiana, o difficilmente riusciremo ad emanciparci dall’immobilismo».