Italia

Incendi: mons. Carboni, “deplorevole che la nostra terra ancora sia ferita per mano dei suoi stessi figli”

“Il fine settimana ha segnato molti centri del nostro territorio che, a causa degli incendi, ha subito gravi e ingenti danni nelle campagne e arrecato grosse preoccupazioni alle comunità. È deplorevole che la nostra terra ancora sia stata ferita per mano dei suoi stessi figli che non hanno a cuore la cura della Casa comune. Assicuro tutta la mia vicinanza e solidarietà alle comunità colpite e in particolare a chi, a causa di questa piaga, ha perso i suoi beni e le sue attività”. Lo ha scritto mons. Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano e vescovo di Ales-Terralba, in un messaggio con il quale, unitamente al presbiterio e a nome di tutta la Chiesa di Ales-Terralba, esprime la sua vicinanza e assicura la sua preghiera a tutti coloro che, a causa degli incendi, hanno perso i loro beni o hanno visto andare in fumo la propria attività, frutto del lavoro di una vita.

“C’è tanta solidarietà che colpisce perché non è scontata. C’è molta attenzione per quello che sta avvenendo. Ho attivato un fondo dove la diocesi versa 50mila euro perché tante persone stanno chiedendo di aiutare attraverso canali sicuri”, ha poi annunciato il arcivescovo al Sir. “Il fronte del fuoco è molto vasto – spiega il presule –. La distruzione di molti capi di bestiame, di aziende e colture è ampia e spaventosa. Servirà un intervento serio dello Stato per la ricostruzione. Tante persone sono rimaste senza nulla”. Carboni stamani è stato in visita agli sfollati accolti in Seminario. Si tratta di 50 anziani ospiti della Casa gestita delle Suore Figlie di San Giuseppe di Cuglieri, uno dei centri più colpiti dalle fiamme, che si è dovuta evacuare. “Per noi è una piaga terribile e ricorrente – aggiunge –. C’è una cultura di non cura che produce queste situazioni. Il fatto di avere poche forze lavoro nella forestale, con i tagli imposti, incide. Infatti, non c’è una cura continua del territorio, mancano tanti mezzi. Se l’ambiente non è curato, basta uno sconsiderato a causare disastri di questo genere”. Mons. Carboni riflette sul fatto che questi incendi si verifichino “più o meno ogni anno”: “Un incendio su cento si verifica per autocombustione, certamente il vento non ha aiutato in queste ore, ma c’è atteggiamento di leggerezza da parte di qualcuno e di disattenzione che genera drammi di questo genere”. 

“Sono vicina a tutte le popolazioni gravemente colpite a cui non faremo mancare il doveroso sostegno per superare la devastazione degli incendi”. Ha invece affermato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, commentando la situazione. Mentre proseguono le operazioni di soccorso, la titolare del Viminale ha espresso il proprio ringraziamento nei confronti di tutte le donne e gli uomini che si stanno adoperando senza sosta per far fronte all’emergenza in corso. “Un ampio dispiegamento di tutte le componenti del sistema di Protezione civile – ha dichiarato il ministro – che vede, tra l’altro, impegnati diverse squadre e mezzi del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco”. Il dispositivo di soccorso attualmente messo in campo dal Corpo nazionale, spiega in una nota il Viminale, conta dieci squadre a terra, supportate da cinque velivoli canadair, che dalle 6.15 di stamattina sono operativi sui fronti del fuoco a Scano di Montiferro e a Tresnuraghes. Al momento stanno intervenendo 57 unità operative a terra, di cui 28 provenienti dai Comandi di Nuoro, Sassari e Cagliari e 29 del locale Comando di Oristano. Per una maggiore rapidità di risoluzione dell’emergenza, il Dipartimento della Protezione civile ha attivato un modulo internazionale di cooperazione: due velivoli canadair provenienti dalla Francia sono in volo verso la Sardegna, mentre altri due canadair provenienti dalla Grecia sono atterrati ad Alghero alle 4.30 di questa mattina e sono pronti ad operare sul territorio sardo.