Italia

Istat, Italia sempre più vecchia. Nascite al minimo storico

Il dato particolarmente interessante riguarda le nascite, in calo rispetto all’anno precedente: «Nel 2015 le nascite sono state 488mila (-15mila), nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia». Il 2015 «è il quinto anno consecutivo di riduzione della fecondità, giunta a 1,35 figli per donna». La natalità è in calo, come si evince dalla serie storica, a partire dal picco più alto della crisi economica, fra il 2010 e il 2011. Ad oggi, rileva l’ufficio statistico nazionale, «l’età media delle madri al parto sale a 31,6 anni».

«I morti – prosegue il report di Istat – sono stati 653mila nel 2015 (+54mila). Il tasso di mortalità, pari al 10,7 per mille, è il più alto tra quelli misurati dal secondo dopoguerra in poi». L’aumento di mortalità risulta concentrato «nelle classi di età molto anziane (75-95 anni). Il picco è in parte dovuto a effetti strutturali connessi all’invecchiamento» generale della popolazione italiana. Il saldo migratorio netto con l’estero «è di 128mila unità, corrispondenti a un tasso del 2,1 per mille. Tale risultato, frutto di 273mila iscrizioni e 145mila cancellazioni, rappresenta un quarto di quello conseguito nel 2007 nel momento di massimo storico per i flussi migratori internazionali». Le iscrizioni dall’estero di stranieri sono state 245mila e 28mila i rientri in patria degli italiani.

In Italia, specifica l’Istat, «gli ultrasessantacinquenni sono 13,4 milioni, il 22% del totale». In diminuzione risultano sia la popolazione in età attiva di 15-64 anni (39 milioni, il 64,3% del totale) sia quella fino a 14 anni di età (8,3 milioni, il 13,7%). Infine, «diminuisce la speranza di vita alla nascita. Per gli uomini si attesta a 80,1 anni (da 80,3 del 2014), per le donne a 84,7 anni (da 85)». L’età media della popolazione aumenta di due decimi e arriva a 44,6 anni.