Italia

Istat: da ottobre nuovo censimento. Sarà annuale, online e «a campione»

«Il nuovo censimento – ha spiegato – rappresenta una grande opportunità che permetterà di conoscere meglio il nostro Paese come è nel presente e capire come sarà, mettendo queste informazioni a disposizione dei decisori, con l’auspicio che possano utilizzarle nelle loro scelte». Il Censimento permanente non coinvolgerà più l’intera popolazione, ma dei campioni: ogni anno saranno circa un milione e 400mila le famiglie interessate, per un totale di 3,5 milioni di persone residenti in 2.852 comuni. Solo una parte dei comuni (1.143) parteciperà ogni anno alle operazioni censuarie, mentre la restante lo farà una volta nell’arco di quattro anni così che entro il 2021 tutti i comuni verranno coinvolti.

«Le famiglie estratte casualmente dal registro della popolazione saranno avvertite tramite lettera e a partire dalla mezzanotte del 7 ottobre e fino al 10 novembre avranno la possibilità di rispondere online al questionario. Coloro che non risponderanno sul web, riceveranno la visita di un rilevatore entro il 20 dicembre», ha chiarito Vittoria Buratta, direttore statistiche sociali e censimento della popolazione, ricordando che «c’è l’obbligo di risposta». «I dati del censimento – ha aggiunto – restituiranno nel giro di un anno informazioni anagrafiche, sulla cittadinanza, la dimora abituale, l’alloggio, il grado di istruzione e formazione, il lavoro, la mobilità».

Il censimento permanente rappresenta «una vera rivoluzione in termini di sostenibilità e di riduzione dei costi», ha sottolineato Roberto Monducci, direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell’Istat, presentando alcune delle novità del nuovo sistema censuario che sarà annuale e non più decennale. «La piattaforma di raccolta dei dati sfrutta il patrimonio informativo su individui, famiglie e abitazioni già in possesso della pubblica amministrazione, riducendo al minimo le indagini dirette sui cittadini», ha spiegato Monducci nel corso della conferenza stampa, sottolineando che «l’impianto statistico consente praticamente di dimezzare i costi tradizionalmente spesi per la realizzazione di un censimento a cadenza decennale, con risparmi di centinaia di milioni di euro». Inoltre, si potrà contribuire al miglioramento sostanziale dei registri anagrafici e al rafforzamento dell’apparato statistico organizzativo dei comuni. Con l’avvio del nuovo censimento nasce anche una rete permanente di rilevatori, una nuova figura professionale con uno stabile percorso di formazione che va a migliorare la qualità dei dati finali.

«Saranno ‘solo’ 13mila i rilevatori a fronte dei 100mila utilizzati in passato, 4mila gli operatori comunali, 80 i formatori e 700 le giornate di formazione», ha evidenziato Saverio Gazzelloni, direttore centrale per la raccolta dati. I rilevatori, ha aggiunto, «saranno muniti di tablet e intervisteranno porta a porta un altro campione di famiglie da aggiungere a quello che risponderà online».