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Italia: costi della benzina

Il costo della benzina in Europa e nel mondo

I Paesi al mondo dove il costo della benzina è più basso sono il Venezuela, il Sudan, l’Angola e il Kuwait. C’è da dire, però, che alcuni di questi Paesi, per esempio il Venezuela, sono in profonda crisi e l’accesso al carburante non è garantito a tutti. Per quanto riguarda la situazione europea, invece, i Paesi dove si spende di più per i rifornimenti sono, in ordine, l’Islanda, la Norvegia e i Paesi Bassi. L’Italia si trova al sesto posto, preceduta, oltre alla già citata top ten, da Danimarca e Grecia. Un risultato davvero sproporzionato rispetto agli stipendi.

Carburante in Italia: dove si risparmia?

Sebbene il trend dei prezzi sia in rialzo, in Italia ci sono delle regioni in cui si risparmia sul carburante, seppur non di molto. La regione migliore per il caro benzina è il Veneto. È proprio in questa regione che si spende meno per il carburante con un prezzo medio pari a 1,495 euro al litro. Il Veneto è seguito dall’Emilia Romagna (prezzo al litro di 1,501 euro al litro) e dall’Abruzzo (1,504 euro al litro). Invece, la regione dove si spende di più è la Liguria (1,665 euro al litro). Seguono Molise, Calabria e Basilicata.

Come risparmiare

Come si è potuto già notare dai dati introdotti, le spese per il rifornimento sono davvero elevate in Italia. Per questo motivo, si può cercare di contenere il costo con delle buone abitudini. Vediamole insieme

1. Non viaggiare con i finestrini aperti e cercare di limitare l’uso dell’aria condizionata

2. Viaggiare a velocità moderata e ad andamento costante, evitando brusche accelerate e frenate

3. Controllare sempre la pressione degli pneumatici perché può influire sul costo del carburante.

4. Evitare l’uso dell’auto per piccoli spostamenti, entro la mezz’ora di cammino a piedi.

5. Spegnere l’automobile per lunghe soste, eventualmente anche in coda o al semaforo.

6. Informarsi sul prezzo dei distributori di benzina. Questo punto è senza dubbio il più importante, perché molte persone, probabilmente per mancanza di tempo ed energie, trascurano questo aspetto. Bisogna evitare di acquistare una carta carburante monomarca perché, se è vero che da un lato dà accesso a premi e sconti, può essere usata solo per una data marca di un’azienda petrolifera, che non è detto che offra il prezzo minore al litro. Anche le carte carburante multimarca sono da evitare, in quanto permettono di fare benzina solo ad una serie di distributori convenzionati, che comunque sono troppo pochi e situati maggiormente in autostrada. Per acquistare carburante è meglio utilizzare una comoda carta prepagata, per esempio la soluzione offerta da Soldo, che viene incontro principalmente alle esigenze delle piccole e medie aziende e dei liberi professionisti. Soldo dà la possibilità di gestire le carte prepagate, fissare un limite massimo per le spese, abilitare o disabilitare determinate funzioni e, naturalmente, caricare l’importo desiderato ogni volta che lo si desidera e così via. Inoltre, essendo un sistema di pagamento tracciabile, può essere utilizzato ai fini di detrazione dell’iva, purché il benzinaio emetta fattura elettronica. Quest’ultimo non può rifiutarsi di emetterla perché, a partire da luglio del 2018 e con ulteriori modifiche da gennaio del 2019, la fatturazione elettronica per il carburante è diventata obbligatoria.

In conclusione, in Italia il prezzo del carburante non è così competitivo così come in altre nazioni del mondo. Neanche in Europa si può dire che l’Italia sia una nazione con il prezzo più basso. Infatti, si piazza nella top ten dei Paesi in cui la benzina costa di più. Tuttavia, i giusti metodi di pagamento e l’impiego di alcuni accorgimenti importanti possono far risparmiare sul carburante. Tutte queste cose devono essere prese in considerazione non solo dai privati, ma soprattutto dalle piccole e medie aziende, che usano auto aziendali per i propri spostamenti.