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La Toscana ad Assisi, mons. Benotto (arcivescovo Pisa): «San Francesco non è inarrivabile»

Mons. Giovanni Paolo Benotto, arcivescovo di Pisa, nella basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi ha presieduto poco fa la celebrazione dei Primi Vespri, nel transito di san Francesco, con l’assistenza del cardinal Agostino Vallini, legato pontificio per la basilica di S. Maria degli Angeli in Porziuncola.

Celebrare San Francesco, ha detto Benotto, «come Chiesa e come società civile insieme è il riconoscimento, seppur su versanti diversi, della centralità dell’esperienza di Francesco nella storia della Chiesa e dell’identità italiana. È fratello e amico che anche oggi spalanca a noi strade di fraternità che non esclude nessuno ma salvaguarda il valore unico di ogni persona».

«Francesco – ha continuato – ci parla di Cristo Gesù crocifisso e risorto. Il Cristo di Francesco è povero e nudo. È il cristo piagato che egli riconosce nel povero e nel lebbroso. Quello che Francesco ci presenta è un cristianesimo esigente ma è una strada che ha come mèta la pienezza della vita da compiere in compagnia dei fratelli e di Cristo, il vivente da amare e seguire sulla strada delle beatitudini dove c’è quella perfetta letizia che solo il Signore sa comunicare ai suoi. È per questo che possiamo diventare pacificatori in mezzo a un mondo turbato da paure e disgregato».

Nel Crocifisso Francesco «ci presenta la realtà di ogni essere umano facendosi lui minimo e mettendosi accanto agli scartati del suo tempo abbracciando la povertà per dirci che non di solo pane vivrà l’uomo». Per Francesco la «passione per Cristo è anche passione per l’uomo». «È la disponibilità – ha concluso Benotto – a entrare nelle vicende della vita sociale per trovare strade di convivenza pacifica».

Al termine della celebrazione c’è stata la consegna dei doni nella Cappella del Transito: il comune di Assisi ha offerto l’incenso per le celebrazioni in S. Maria Angeli; il Comune di Firenze ha offerto una medaglia raffigurante il Fiorino; la Regione Toscana con vice presidente Barni ha fatto una donazione economica per la Fraternità della Visitazione di Piandiscò a cui contribuiscono anche i pellegrini toscani.