Italia

Lavoro: Istat, nel IV trimestre 2018 in diminuzione gli occupati (-36mila). Aumenta il tasso di disoccupazione (10,6%)

«Gli occupati stimati dalla Rilevazione sulle forze di lavoro, pari a 23 milioni 212mila persone al netto degli effetti stagionali, sono in diminuzione rispetto al trimestre precedente (-36mila; -0,2%); il calo – spiega l’Istat – riguarda il Centro e soprattutto il Mezzogiorno (-0,3% e -0,8%, rispettivamente) a fronte di una crescita al Nord (+0,2%)».

Stando ai dati diffusi, il tasso di occupazione è stabile al 58,6%, a sintesi di una diminuzione tra gli uomini (-0,2 punti) e del lieve aumento tra le donne (+0,1 punti); alla contenuta crescita del Nord (+0,1 punti) e alla stabilità del Centro si contrappone la diminuzione nel Mezzogiorno (-0,2 punti).

La riduzione congiunturale del numero di occupati è il risultato di un modesto calo per i dipendenti (-13mila, -0,1%), in particolare a termine, e di una flessione più accentuata per gli indipendenti (-23mila, -0,4%).

Il tasso di disoccupazione aumenta in termini congiunturali, dopo due trimestri di calo, portandosi al 10,6% (+0,3 punti). Il tasso di inattività scende al 34,3% (-0,2 punti) in tre mesi.

Nel quarto trimestre 2018, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si riscontra una crescita di 87mila occupati (+0,4% in un anno), dovuta ai dipendenti a termine e agli indipendenti (+200mila e +12mila, rispettivamente) mentre calano i dipendenti a tempo indeterminato (-125mila); l’incidenza dei dipendenti a termine sul totale dei dipendenti raggiunge nel 2018 il 17,1% (+1,1 punti).

«Rallenta la crescita degli occupati a tempo pieno – spiega l’Istat – mentre tornano ad aumentare i lavoratori a tempo parziale, a seguito dell’ulteriore incremento della componente involontaria che in termini di incidenza sale al 64,4% (+3,2 punti) dei lavoratori a tempo parziale e al 12% del totale degli occupati». Nel confronto tendenziale, seppure a ritmi meno intensi, per il settimo trimestre consecutivo prosegue la diminuzione dei disoccupati (-105mila in un anno, -3,6%) che interessa entrambi i generi, le diverse aree territoriali e tutte le classi di età, a eccezione degli over50. Dopo la crescita dello scorso trimestre, tornano a diminuire gli inattivi di 15-64 anni (-100mila in un anno, -0,8%).

«Il tasso di disoccupazione – spiega l’Istat – aumenta rispetto al trimestre precedente ma diminuisce in confronto a un anno prima; tale andamento si associa a un calo congiunturale e tendenziale del tasso di inattività delle persone con 15-64 anni. Diversamente, nei dati mensili di gennaio 2019 i tassi di disoccupazione e di inattività sono sostanzialmente stabili in confronto a dicembre 2018».

L’Istat, infine, analizzando i dati di flusso stima una diminuzione della permanenza nell’occupazione, soprattutto per i giovani di 15-24 anni e per i diplomati. Dalla condizione di disoccupazione aumentano le transizioni verso l’inattività, soprattutto tra i giovani di 15-24 anni, gli uomini e nel Mezzogiorno.