Italia

Le associazioni islamiche in Italia

• Ucoii – Unione delle comunità e delle organizzazioni islamiche in Italia. Nata nel 1990 ad Ancona e ispirata ai «Fratelli musulmani» è l’organizzazione più diffusa e rappresentativa in Italia. Vi aderiscono circa l’80% dei Centri islamici e quasi tutti quelli toscani.

• Centro Islamico di Milano e Lombardia. Fondato da Ali Abu Shuwayma e Abdur-Rahman Rosario Pasquini, gestisce la moschea di Segrate, la prima in Italia con cupola e minareto e pubblica «Il messaggero dell’Islam». • Jamâ’at al-Da’wa wa al-Tablîgh – Comunità dell’Appello e dell’Annuncio. La «Tablîgh», presieduta da Muhammad Omrani, rappresenta il cosiddetto «Islam apolitico», propendendo per una islamizzazione dal basso tramite la «chiamata» all’Islam. Poche le moschee ad essa affiliate: una a Milano, una a Roma e un paio nel Veneto.

• Umi – Unione Musulmani d’Italia. Fondata dopo l’esperienza dell’Istituto culturale islamico romano. Presidente è Adel Smith ed il segretario Massimo Zucchi. Conta pochissimi appartenenti e si caratterizza per l’aperta e virulenta polemica anticristiana.

• CoReIs – Comunità religiosa islamica italiana. Dall’«Associazione internazionale per l’informazione sull’Islam» (Aiii), nata a Milano nel 1993 per mostrare il lato contemplativo della religione islamica e aperta al dialogo interreligioso, si costituisce sempre a Milano, nel 1997, la CoReIs, che intende proporre un Islam «pienamente compatibile con la società e con l’ordinamento giuridico italiano». Raccoglie alcune decine di seguaci, tutti cittadini italiani eper lo più residenti. È presieduta da Abdel-Wâhid Pallavicini e rappresenta ufficialmente l’Italia nei raduni islamici mondiali organizzati periodicamente dal Re del Marocco, dall’Università Islamica Al-Azhar del Cairo e dalla Lega Islamica Mondiale.

• Lega musulmana mondiale – sezione italiana. È l’Islam della moschea romana di Monte Antenne. Si tratta della sezione italiana (fondata nel 1998) dell’omonima organizzazione wahhabita che ha sede in Arabia Saudita. L’organizzazione di cui è presidente l’ex ambasciatore italiano in Arabia Saudita Mario Scialoja non è tuttavia riuscita a creare attorno a sé una rete di moschee e centri islamici cooptando dissidenti dell’Ucoii, nei cui confronti mantiene un atteggiamento un po’ critico.

• Centro Islamico Culturale d’Italia. Il Consiglio d’amministrazione di questa organizzazione, che ha sede presso la stessa moschea di Monte Antenne, a Roma, è formato da ambasciatori accreditati presso lo Stato Italiano e la Santa Sede. È il cosiddetto «Islam degli Stati», sostenuto dalla Lega musulmana mondiale, che ha sede in Arabia Saudita. È presidente l’ambasciatore dell’Arabia Saudita Muhammad ibn Nawâf, segretario il marocchino Abdellah Radouan.