Italia

Legge Zan, “a che punto siamo?” Incontro online del Movimento per la Vita

I diritti dell’uomo stanno attraversando un momento veramente difficile. I più fondamentali dei diritti – alla vita, alla libertà di pensiero, di coscienza, di educazione – sono sistematicamente sotto attacco in Italia e nel resto del mondo. Aborto, eutanasia, reati di opinione, espropriazione alla famiglia del compito educativo, discriminazioni nei confronti degli obiettori di coscienza sono solo alcune delle minacce recenti ai diritti umani, alla civiltà, al progresso.

Il discusso DDL Zan è uno strumento di questo attacco, entrando apertamente in conflitto con i diritti alla libertà di espressione, all’educazione dei figli da parte dei genitori, oltre che con il principio di legalità riconosciuti dalla nostra Costituzione agli artt. 21, 30 e 25. Se questo può amareggiare non deve però scoraggiare, anzi deve spingere a ricercare una maggiore unità di intenti e di strategie per rendere più incisiva e significativa la voce di vuole scrivere nella stoia pagine di speranza. È con questo spirito che la Commissione cultura del Movimento per la Vita Italiano ha organizzato il webinar “DDL Zan a che punto siamo?. Il webinar, condotto dal Dottor Pino Morandini, magistrato Tar, Vice-presidente MPVI e Coordinatore della Commissione cultura del MpV Italiano insieme a Marco Alimenti, si terrà martedì 29 giugno alle ore 21. Saranno presenti in qualità di relatori il Senatore Andrea Ostellari, Presidente della Commissione Giustizia del Senato; l’Avvocatessa Eva Sala del Centro Studi Livatino; l’On. Domenico Menorello, Coordinatore del network “Polis pro persona”, di cui il MPVI fa parte. Alla Presidente di quest’ultimo, Marina Casini, sono affidate le conclusioni.

Nell’occasione verrà ricordato anche l’importante seminario del 1° luglio p.v. promosso dal network “Polis pro persona”. Intitolato “Contro le discriminazioni? Sì, ma non così”, il seminario che si svolgerà nella sala Nassyria del Senato, si propone di ascoltare le molte voci contro gli esiti illiberali del DDL Zan.

È auspicabile un’ampia partecipazione perché siamo tutti coinvolti e tutti responsabili. Clicca qui per partecipare!