Italia

Libertà di stampa: Mattarella, “è il termometro della salute democratica di un Paese”. Il ricordo dei 24 cronisti uccisi nel 2021 e dei 500 imprigionati

Il Capo dello Stato ha voluto ricordare il “bilancio purtroppo drammatico” pagato dalla stampa nel mondo: “Sono 24 i cronisti uccisi nel 2021 e quasi 500 gli imprigionati. Un dato destinato a salire con la guerra di aggressione della Federazione Russa all’Ucraina, attualmente in corso”, ha osservato Mattarella. “Su di essi – ha ammonito – intensa deve essere l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale”.

Per il presidente, “si tratta di un prezzo altissimo pagato da chi è chiamato a onorare con coerenza la professione: essere testimoni di verità, attraverso le parole, le immagini”. “Testimoni – ha aggiunto – che hanno talvolta pagato con la loro vita l’esposizione dei fatti, spesso scomodi per i poteri costituiti, dando voce al pluralismo vitale della società, senza il quale saremmo tutti più poveri e meno liberi. Testimoni di libertà che hanno voluto rendere effettiva quella di espressione, coscienti di come una cittadinanza consapevole, attiva, capace di confrontarsi e approfondire, passa attraverso il loro servizio”.