Lotta al bullismo: «MaBasta», «l’appello del Papa è importante»
«L’appello del Papa è importante sotto tutti i punti di vista, con quel suo insistere ripetuto come a sollecitare il consenso dei ragazzi». Lo dice al Sir Daniele Manni, il docente di informatica che è l’ispiratore di «MaBasta», iniziativa nata oltre un anno fa tra gli studenti dell’istituto Galilei-Costa di Lecce per opporsi al fenomeno del bullismo.

Manni sottolinea soprattutto che il Papa, parlando ai cresimandi dell’arcidiocesi di Milano, non si è limitato a chiedere di non praticare mai il bullismo, ma li ha invitati a promettere un impegno attivo affinché il bullismo non trovi posto nei loro contesti di vita. «Questo è particolarmente importante – spiega – perché nel fenomeno del bullismo una parte molto rilevante è quella degli spettatori, di coloro che non solo guardano e non intervengono, ma diventano anche amplificatori. Ed è importante soprattutto perché, se c’è una speranza di fermare questa piaga, essa sta nella mobilitazione dal basso degli stessi ragazzi». Per Manni i verbi-chiave sono «responsabilizzarsi» e «unirsi».
«Quando i ragazzi di MaBasta vanno a parlare ai loro coetanei delle scuole – racconta il docente – quello che propongono è di organizzarsi in un ‘contro-branco’. Se ci si espone da soli, si rischia di diventare l’ennesima vittima dei bulli, ma quando tutta una classe si muove e li isola, allora le cose possono cambiare». Manni parla con amarezza del bullismo anche come conseguenza del «fallimento degli adulti». Se il fenomeno «è molto forte nelle elementari e nelle medie – osserva – proprio non riesco a dare la colpa ai ragazzi». Per i genitori l’invito è a investire molto nel dialogo con i figli.
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