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MAFIA: APPELLO DI «LIBERA», SU CODICE SERVE PROFONDA REVISIONE

(ASCA) -Un forte appello al governo e a tutte le forze politiche presenti in Parlamento affinché si proceda a una “profonda revisione” dell’attuale testo del decreto legislativo conosciuto come ‘Codice Antimafia’ e, si preveda innanzitutto un congruo periodo di tempo, in deroga a quanto stabilito dalla legge delega, per valutare e apportare tutte le necessarie modifiche, il più condivise possibile, prima della sua definitiva adozione. A lanciarlo è «Libera», coordinamento di oltre 1600 realtà nazionali e locali, da Firenze dove è in corso la prima festa nazionale dell’associazione impegnata contro la lotta alla mafia. “Il nostro Paese sta rischiando, in questi giorni, di fare un improvviso e imprevisto passo indietro nella lotta alle mafie – scrive nell’appello Libera – dopo gli importanti risultati raggiunti, anche dal punto legislativo, negli ultimi anni. La proposta di decreto legislativo attualmente all’esame del Parlamento, conosciuta come ‘Codice antimafia’, risulta, secondo Libera, non rispondere ai compiti affidati dal Parlamento al governo con la legge delega approvata lo scorso anno. La proposta di Codice antimafia non prevede, infatti, una completa ricognizione e armonizzazione della normativa penale, processuale e amministrativa vigente in materia di contrasto della criminalità organizzata: alcuni temi fondamentali non sono compresi – come quelli che riguardano i collaboratori e i testimoni di giustizia, le vittime della criminalità organizzata, l’adeguamento alla normativa europea di contrasto alla criminalità organizzata transnazionale – mentre altri richiedono una riforma complessiva, che deve tener conto di norme più efficaci per contrastare fenomeni gravi d’illegalità, spesso connessi alle attività delle organizzazioni mafiose, quali il racket e l’usura, i delitti contro l’ambiente, il caporalato, la tratta degli esseri umani, l’autoriciclaggio”.