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MESSAGGIO DI FINE ANNO DI NAPOLITANO: APPELLO ALLA COESIONE PER SUPERARE LA CRISI

“Fermare la tragica spirale di violenza e di guerra in Medio Oriente”. Giorgio Napolitano unisce la propria voce a quella Papa, dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite perché sia riaperta la strada della pace in una regione tormentata da troppo tempo. La questione medio orientale ha concentrato l’attenzione degli ultimi giorni di un 2008 complessivamente caratterizzato dalla gravissima crisi economica internazionale. Napolitano ha lanciato agli italiani un messaggio di incoraggiamento: l’unica cosa di cui avere paura è la paura stessa – ha detto il capo dello Stato citando il presidente americano Roosvelt. Facciamo della crisi un’occasione – ha sottolineato allora Napolitano in più passaggi del suo discorso. Un’occasione intanto per ridurre le sempre più acute disparità nei redditi, per rafforzare e rendere più equo il sistema di protezione sociale e per garantire più attenzione al mondo della scuola, della ricerca e dell’Università. La crisi può essere un’occasione anche per rivedere l’assetto delle istituzioni, servono riforme condivise da maggioranza e opposizione, ma alla prova – aggiunge Napolitano – sono chiamate tutte le componenti della società italiana. Insomma – è l’appello del capo dello Stato – occorre riprovare quello slancio di coesione nazionale che l’Italia ha saputo esprimere alla fine della Seconda Guerra Mondiale e quando ha sconfitto il terrorismo. Le parole di Napolitano hanno suscitato generale apprezzamento a partire dai presidenti di Senato e Camera, Schifani e Fini, dalla maggioranza, Pdl e Lega, sottolineano la consapevolezza del capo dello Stato che la crisi economica va affrontata con fiducia e senza catastrofismi. Dall’opposizione, Pd, Italia dei Valori e Udc, osservano come Napolitano abbia colto il sentimenti e le preoccupazioni del popolo italiano. (Fonte Radio Vaticana)