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MISERICORDIE, ASSEMBLEA NELLA LOCRIDE; BRUNINI, APPELLO ALLA SOCIETA’ CIVILE PER CONDIVIDERE SERVIZIO AI PIU’ BISOGNOSI

Un appello alla società civile, agli uomini di Chiesa e alle istituzioni della Calabria, a condividere la vocazione alla carità e al servizio dei più bisognosi di cui sono portatrici da otto secoli le Misericordie. Lo ha lanciato Gabriele Brunini, presidente della Confederazione delle Misericordie d’Italia, la più antica forma di volontariato sorta nel mondo, aprendo i lavori dell’annuale Assemblea nazionale delle Misericordie, che quest’anno si svolge, per la prima volta, in Calabria, lontano cioè, ha notato Brunini, da Firenze “culla delle nostre Misericordie” e da Roma “capitale politica e religiosa del nostro Paese”, dove si erano tenute le assemblee degli ultimi anni.L’incontro, in corso oggi e domani al Grand Hotel President di Siderno, vede riuniti i rappresentanti di un movimento di volontariato che conta in Italia 758 Confraternite e sezioni di Misericordia con oltre 600 mila iscritti, un quarto dei quali impegnati ad aiutare il prossimo in vari settori, dalla sanità alla protezione civile.“Se ci troviamo in questa terra, così lontana dalle nostre radici, -ha sottolineato il presidente- è perché siamo orgogliosi della nostra secolare vocazione e vorremmo condividerla con Voi, società civile, uomini di Chiesa e istituzioni di una Regione che oggi più che mai ha bisogno di un messaggio di speranza.”L’appuntamento assembleare è stato preceduto questa mattina da un convegno che ha avuto come tema una frase di Giovanni Paolo II, “Le Misericordie: fermento del tessuto sociale e antidoto alla crisi di significato e di valori”, ed a cui hanno partecipato anche l’assessore alle riforme ed al personale della Regione Calabria, Liliana Frascà e l’Amministratore Diocesano della Diocesi di Locri-Gerace, monsignor Cornelio Femia. Il convegno si è concluso con le esperienze della Misericordia di Isola Capo Rizzuto, la più importante realtà socio-sanitaria della Regione Calabria, della Misericordia di Rosolini, in Sicilia, della Misericordia di Siena, che ha attivato diversi sportelli anti-usura in Toscana e della Misericordia di Avellino.I lavori dell’assemblea sono poi entrati nel vivo con la relazione del presidente Brunini, che ha sottolineato come il “ritrovarsi per l’Assemblea annuale nella Locride vuole essere testimonianza di attenzione dell’intero nostro Movimento per le situazioni di disagio e difficoltà che molta gente di questa terra vive”, ma anche “occasione per promuovere la nascita di nuove Misericordie che potranno rappresentare, come tante realtà già esistenti, un’opportunità di crescita nella testimonianza della carità, nell’impegno civile del servizio di volontariato, a fianco della Chiesa locale, dei giovani e di tutti coloro che operano per il miglioramento delle condizioni di vita in una cultura di legalità.”“È un impegno – ha ricordato Brunini- che avevamo preso già nell’estate scorsa, prima della mia elezione a Presidente, e che abbiamo voluto fermamente mantenere.” Il presidente delle Misericordie ha anche indirizzato “a monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, che proprio in questi giorni riceve l’investitura del nuovo incarico vescovile nella diocesi di Locri-Gerace, un caloroso e augurale saluto, nella certezza che potremmo riprendere un discorso sul nostro impegno in questa Diocesi” che era già stato avviato con il suo predecessore, monsignor Bregantini.Nella sua relazione Brunini ha fatto il punto sull’attività delle Misericordie nell’ultimo anno, nel corso del quale sono state autorizzate alla costituzione 13 nuove Misericordie e 5 nuove sezioni di Misericordia, e affiliate 17 nuove Misericordie. Il presidente ha passato in rassegna le attività e i settori nei quali le Misericordie sono attive, dall’impegno tradizionale nel settore socio-sanitario-assistenziale all’attività internazionale, concentrandosi poi sull’articolazione interna del movimento, con i processi di decentramento e di regionalizzazione delle strutture. Brunini ha auspicato un più intenso lavoro ‘a rete’ e una rinnovata unità, senza la quale “non c’è speranza di essere autorevoli interlocutori della società civile, delle istituzioni ai vari livelli, né di essere, come auspichiamo, un braccio operativo della Chiesa.”Il presidente ha poi indicato una serie di priorità “assolutamente non rimandabili” per il movimento: recuperare il valore dell’appartenenza; accettare regole di comportamento; definire rappresentatività e sistema elettorale; strutturare il decentramento avviato; definire i criteri di sussidiarietà tra organi e organismi; dare certezza di bilancio alla Confederazione; strutturare meglio i servizi offerti dalla struttura centrale e da quelle decentrate. Temi sui quali “discussioni infinite e polemiche sterili hanno impedito di trovare risposte adeguate in questi anni” e che oggi esigono però, attraverso “un salutare dibattito” l’individuazione di “soluzioni partecipate”. Il dibattito dell’assemblea andrà avanti per tutto il pomeriggio. Al termine dei lavori, domani mattina, domenica 11 maggio, i rappresentanti delle Misericordie d’Italia parteciperanno, alle ore 12, alla Santa Messa nel Duomo di Gerace. Tutti gli aggiornamenti in tempo reale sullo svolgimento dell’assemblea saranno disponibili sul sito www.misericordie.org.