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MONS. ROMERO, CONVEGNO CARITAS A 25 ANNI DALLA MORTE

Domenica 23 marzo 1980, dal pulpito mons. Oscar Arnulfo Romero, vescovo di San Salvador, pronuncia la sua celebre esortazione ai soldati, chiedendo loro la fine della repressione. “Avevo l’abitudine di ascoltare le sue omelie domenicali – racconta oggi mons. Gregorio Rosa Chavez, vescovo ausiliare di San Salvador e presidente Caritas America Latina e Caraibi -, mettendomi con carta e penna nel mio ufficio di rettore del seminario maggiore. Spesso, dopo commentavamo le nostre impressioni. Quando ascoltai queste parole piene di forza, il mio cuore ha sussultato e ho pensato: ‘Questa è la sua sentenza di morte’. Il mio presentimento si è realizzato il giorno dopo”.

Testimonianze forti quelle portate oggi a Roma al seminario promosso da Caritas italiana, fino a domani, per valorizzare l’eredità di mons. Romero a favore dei poveri, nella ricorrenza dei 25 anni dalla sua morte (24 marzo 1980). Il vescovo Chavez ricorda i mesi precedenti all’assassinio, puntualmente scanditi da continue minacce di morte a cui mons. Romero così replicava: “Darò a quest’informazione l’importanza che ho dato sempre, da cittadino prudente, ma senza esagerazioni”. Alle personalità del governo che gli proponevano un veicolo blindato rispondeva: “Ho detto loro che volevo continuare a correre gli stessi rischi della mia gente, e che non sarebbe stata edificante una sicurezza di questo livello”.

Mons. Ricardo Urioste, presidente della Fondazione Romero, racconta invece al seminario Caritas del primo, casuale, incontro con mons. Romero: “Ci scontrammo materialmente, lui uscendo, io entrando in seminario. Lo salutai, e lui rispose con una sola parola: ‘Aiutami’, parola che diceva a tutti quelli che lo incontravano. Mi impressionò molto la sua umiltà, che lo accompagnava sempre. Molte volte chiedeva perdono pubblicamente o privatamente per gli errori commessi”.

Anche la Caritas di Roma e numerose associazioni e congregazioni religiose ricordano, come ogni anno, l’assassinio di mons. Romero. Stavolta non nella data precisa – il 24 marzo è giovedì santo – ma il 17 marzo, con la tradizionale celebrazione nella Basilica SS. Apostoli, che sarà presieduta da mons. Michel Sabbah, Patriarca Latino di Gerusalemme (ore 18). Il 18 marzo si svolgerà invece un incontro con testimonianze e uno spettacolo teatrale alla Sala Luigi Di Liegro a Palazzo Valentini (via IV novembre 119).Sir