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MORTE UMBERTO AGNELLI: CARD. POLETTO, «UN LUTTO CHE CI COLPISCE TUTTI»

“La morte di Umberto Agnelli è un lutto che colpisce un po’ tutti noi, anche per ciò che rappresenta questa famiglia per la nostra città”. Sono le prime parole del card. Severino Poletto, arcivescovo di Torino, dopo aver pregato davanti alla salma di Umberto Agnelli nella camera ardente allestita nella sua villa alla Mandria alle porte di Torino. Il presidente della Fiat è morto nella notte, aveva 69 anni, e da poco tempo gli era stata diagnostica una grave forma tumorale. “L’ho affidato al Signore con la preghiera – ha proseguito il cardinale – e ho cercato di incoraggiare la moglie e i figli Andrea e Anna ancora storditi dalla velocità con cui la malattia ha portato via Umberto”. E in riferimento al futuro dell’azienda automobilista l’arcivescovo si è dichiarato confortato dalle parole dell’amministratore delegato della Fiat Giuseppe Morchio: “’Questa morte è un motivo per impegnarsi ancora di più per attuare quanto il dottor Umberto desiderava che si realizzasse per il rilancio della Fiat Auto’. Questo – ha sottolineato il card. Poletto – è un messaggio di speranza dentro alla sofferenza e al dolore per una dipartita così veloce”. L’ultimo incontro tra l’arcivescovo di Torino e il presidente della Fiat risale a poco meno di un mese fa. “Era una riunione – ricorda il card. Poletto – con i sindacati e tutta la dirigenza, compresi quindi Agnelli e Morchio; vennero da me con grandissima disponibilità per spiegare i loro progetti e le intenzioni di impegno per l’azienda”. Domani dalle 9 alle 17 verrà allestita una camera ardente al centro storico Fiat (via Marocchetti, 1 a Torino). I funerali si svolgeranno domani in forma privata. Umberto Agnelli verrà tumulato nella tomba di famiglia a Villar Perosa (Torino). Sir