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MORTO GIOVANNI FERRARA: I FUNERALI LUNEDI’ A FIRENZE
Ma tutta la sua vita è stata segnata da un grande impegno civile e politico, che lo ha portato ad esprimersi con successo anche in campi diversi dalla sua specializzazione di storico dell’antichità. Come pubblicista collaborò con il “Mondo” di Pannunzio e con l’Espresso di Arrigo Benedetti, negli anni Settanta fu anche direttore della Voce Repubblicana. Amico di lunga data di Eugenio Scalfari, entrò dalla fondazione di ‘La Repubblica’ nella squadra di editorialisti del quotidiano romano. Appassionato di politica, per molti anni dirigente del Pri, vicino a Visentini e ad Ugo La Malfa, fu eletto senatore nel 1991 e poi ancora l’anno successivo. Nel ’94 la rottura con Giorgio La Malfa dopo la quale si schierò più a sinistra. E’ stato direttore del circolo Viesseux, tra le principali istituzioni culturali fiorentine. Legato alla giornalista Sandra Bonsanti, che era con lui anche sabato a Pavia quando si è sentito male, ha seguito fino all’ultimo con lei la scuola di formazione politica “Libertà e giustizia”.
E’ autore di vari libri, da “Apologia di un uomo laico”, scritto nel 1983 per Rusconi a “Italia Paradiso Perduto” (Garzanti). Negli ultimi anni ha scritto anche racconti, “Il senso della notte”, “la visione” e “La sosta”, tutti pubblicati da Sellerio. Postumo uscirà un suo libro dedicato alla figura del fratello Maurizio. (ANSA).