Italia

Maltempo: Protezione Civile, «evento eccezionale». Conte: un miliardo contro dissesto idrogeologico

Tra le zone più colpite dal maltempo c’è «anzitutto il Veneto dove, a causa degli effetti di piogge intense e venti molto forti, stiamo operando per il ripristino dei servizi e le urgenze immediate, soprattutto legate alla viabilità e alla riattivazione di luce e acqua in diversi Comuni. Ci sono, state, infatti, alcune rotture di acquedotti. Criticità sono presenti anche in Sicilia, dove una fortissima ondata di maltempo ha colpito in poche ore ma violentemente la provincia di Palermo e di Agrigento: si sta lavorando alla riattivazione della rete stradale e ferroviaria». Lo afferma Luigi D’Angelo, direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento della Protezione civile, facendo il punto della situazione con il Sir. «Si è verificato un evento eccezionale – aggiunge -: nel Triveneto, ad esempio, abbiamo registrato nel giro di pochi giorni quantitativi di pioggia caduti pari a 70 centimetri. Nell’arco di un anno, in quelle zone, si arriva complessivamente a 1.000 o 1.200 millimetri. Dunque, quasi tre quarti delle precipitazioni di un anno si sono concentrate in una manciata di giorni». «Tutto ciò – conclude – ha provocato effetti più gravi perché il terreno era già umido, dal momento che quest’estate è stata molto piovosa. Alcuni fiumi, inoltre, hanno aumentato il loro trasporto solido rendendo le esondazioni possibili anche a seguito di piogge non troppo intense».

«Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico abbiamo già messo a disposizione del ministro dell’Ambiente un miliardo per interventi volti a raggiungere la sicurezza del territorio, e quindi a tutelare, proteggere e salvaguardare le vite umane. Poi abbiamo messo a disposizione ulteriori 50 milioni per le autorità di bacino per regolare i flussi d’acqua». Lo ha annunciato ieri pomeriggio il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, incontrando la stampa a Palermo dopo aver sorvolato in elicottero le aree siciliane colpite e aver incontrato i familiari delle vittime di Casteldaccia (Pa). «Quello che emerge dal maltempo, dalle perturbazioni e dal vento forte di questi giorni – ha osservato il premier – è che è necessario avviare e completare un’opera di ripulitura dei letti dei fiumi e intervenire per mettere in sicurezza il sistema idrogeologico». Per Conte, «dobbiamo entrare nell’ottica che la salvaguardia e la sicurezza delle vite umane prevale come bene primario rispetto ad altri che pure sono costituzionalmente tutelati». Il premier ha fatto accenno a «intralci burocratici» e «vincoli paesaggistici» che ostacolano gli interventi di ripulitura e messa in sicurezza.