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Maltempo: in Sardegna è ancora emergenza, una donna dispersa. Allerta nel ponente ligure

Si trovava in macchina insieme al marito ed alle tre figlie, in località Sa Traia. Secondo una prima ricostruzione, l’auto sarebbe stata raggiunta dall’acqua e i cinque avrebbero tentato di fuggire. La famiglia è stata soccorsa dai Carabinieri e sono stati tutti portati in ospedale. Della madre al momento nessuna traccia. La macchina della protezione civile regionale ha lavorato incessantemente per soccorrere le persone in difficoltà e fare fronte alle criticità idrogeologiche ed idrauliche. Al momento ci sono 57 evacuati. L’allerta tocca anche il ponente ligure. In Sardegna è crollato completamente il ponte sul rio Santa Lucia lungo la statale 195 che collega Cagliari al comune di Capoterra. Un tratto di strada, qualche chilometro prima, era già ceduto provocando una voragine che ha costretto la Polizia municipale a chiudere la statale all’altezza del ponte della Scafa.

Interi greggi di pecore sono isolati per l’esondazione dei fiumi e si teme per la loro sopravvivenza in Sardegna dove le intense piogge hanno allagato le campagne danneggiando le coltivazioni. È quanto emerge dal primo monitoraggio Coldiretti sugli effetti dell’ondata di maltempo che ha colpito l’isola con il blocco della viabilità che impedisce ad agricoltori e pastori di raggiungere le proprie aziende per accudire e alimentare gli animali. Nel campi allagati è impossibile la semina dei cereali, ma sono andate anche distrutte le coltivazioni di ortaggi prossime alla raccolta. La situazione è in evoluzione ed è in atto un monitoraggio capillare del territorio. La nuova ondata di maltempo – osserva Coldiretti – colpisce la Sardegna dopo un mese di agosto da incubo che è stato il più piovoso da quanto si rilevano i dati (1922) con diverse bombe d’acqua».

A preoccupare sono gli effetti sulle coltivazioni agricole nelle campagne dove è in pieno svolgimento la vendemmia e si iniziano a raccogliere le olive, dopo che dall’inizio dell’anno si contano perdite superiori ai 600 milioni di euro a causa degli eventi estremi. I cambiamenti climatici si abbattono su un territorio già fragile con la presenza in Italia di 7.275 comuni complessivamente a rischio frane e alluvioni, il 91,3% del totale, ma la percentuale sale al 100% per Liguria e Toscana mentre è al 90% per il Piemonte, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ispra. «L’andamento anomalo di quest’anno conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano – conclude Coldiretti – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo».