Italia

Maltempo in Veneto. Borrelli (Protezione civile): subito le prime risorse

Sarà dichiarato lo stato di emergenza, con ogni probabilità il commissario sarà il governatore del Veneto Luca Zaia e non si aspetterà di completare la ricognizione dei danni per disporre i primi stanziamenti. Questo quanto annunciato dal capo dipartimento della protezione civile nazionale Angelo Borrelli, oggi in punto stampa a Belluno insieme a Zaia, per delineare la strategia per affrontare i danni causati al territorio bellunese dalla straordinaria ondata di maltempo che ha colpito il Veneto.

Ad oggi ci sono ancora quasi cinquemila utenze ancora da collegare, otto frazioni sono ancora isolate e un centinaio di persone sono evacuate, afferma Zaia, che in mattinata ha sorvolato il territorio in elicottero insieme a Borrelli. «Ci sono frane dappertutto, un centinaio di strade da rifare, e quasi 100 mila ettari di bosco che non c’è più». Intervenire è quindi indispensabile, e bisogna farlo al più presto perché «il rischio è lo spopolamento», avverte il governatore. «Ieri sera ho fatto una lunga telefonata con il presidente del consiglio, in settimana dovrebbero esserci le prime deposizioni da parte del consiglio dei ministri». Per quanto riguarda la conta dei danni, è ancora presto per un numero preciso, ma «io penso che un miliardo di danni ce li abbiamo».

La speranza ora è quella di avere ampia «libertà nella gestione commissariale», e di ricevere il giusto supporto da parte della popolazione. «Da mezzanotte e un minuto si potrà donare via sms», ricorda Zaia, «voglio un intasamento di messaggi». L’appello ai cittadini è però anche quello di «evitare il turismo delle disgrazie» e di «attendere che si ripristini la viabilità e solo poi riprendere ad andare in quelle zone per bere un caffé, mangiare un panino, fare mezza giornata di sci. Non abbandonate la montagna», prega il governatore. «Se volete dare un segnale andate alla fiera Arredamont, questo fine settimana, è a Longarone, ci si arriva, parla di artigianato della montagna».

Tornando alle misure che saranno prese per la gestione dell’emergenza, «Conte ha espresso massima disponibilità alla sospensione dei tributi nelle zone più colpite» e, «siccome il meccanismo contabile richiederebbe troppo tempo, almeno uno o due mesi, procederemo immediatamente con la dichiarazione dello stato di emergenza per tutte le Regioni danneggiate e con lo stanziamento delle prime risorse. Poi, terminato il giro di ricognizione andiamo ad integrare», spiega Borrelli. Nel lungo periodo l’obiettivo è comunque quello di semplificare la gestione delle emergenze, perché la burocrazia rallenta troppo gli interventi. «Lavoriamo perché nel codice appalti ci siano norme per intervenire in emergenza», conclude Borrelli.