Italia

Mani Tese diventa federazione per contrastare meglio disuguaglianze e ingiustizie

La scelta di creare una federazione è «imposta da uno scenario globale della povertà ormai mutato, che allo schema tradizionale che suddivideva il mondo in Nord e Sud sostituisce oggi una globalizzazione dell’ingiustizia», si legge in un comunicato. «La geografia della povertà globale sta cambiando – dichiara il presidente Valerio Bini -. Intorno a noi si sta disegnando una nuova mappa delle diseguaglianze globali: mentre alcuni settori delle economie ‘in via di sviluppo’ crescono rapidamente, milioni di persone lasciano ogni anno quelle stesse regioni in cerca di una vita migliore; mentre nelle nostre città nascono nuovi quartieri che attraggono le élite globali, in queste stesse città si producono nuove povertà».

Attraverso la Federazione, «Mani Tese si proietta verso il futuro – spiega Bini – elaborando una strategia che unisce i nostri progetti di sviluppo nel Sud del mondo con un’azione efficace nelle periferie ‘vicine’ a noi: una nuova cooperazione, un nuovo volontariato per lo stesso impegno di giustizia». Fondata nel 1964, la Ong è stata affiancata nel tempo da quattro cooperative per la promozione delle attività di riuso e riciclaggio dei rifiuti, cinque organizzazioni di volontariato e un’associazione di promozione sociale. Complessivamente i volontari sono più di 5 mila.