Italia

Manif pour Tous Italia: il 20 giugno manifestazione in piazza San Giovanni a Roma

«Una grande manifestazione per dire ‘sì’ alla libertà educativa della famiglia, sancita da tutte le dichiarazioni universali dei diritti – dalla Costituzione italiana – e quotidianamente negata da tanti corsi e progetti finanziati dalle Regioni e dai Comuni, appaltati all’associazionismo Lgbt, che portano nelle classi dei nostri figli teorie ascientifiche, scandalose». Così Filippo Savarese, portavoce della «Manif pour Tous Italia», presenta oggi alla Radio Vaticana la manifestazione in programma sabato 20 giugno, alle ore 15, in piazza San Giovanni a Roma. «Sarà una manifestazione – aggiunge Savarese – per dire ‘sì’ al matrimonio, come istituzione giuridica, antropologica, laica, che ancora conta, ancora vale, e serve ancora per proteggere la famiglia e le sue parti più deboli: i bambini». Questa iniziativa, informa la Manif sul proprio sito (www.lamanifpourtous.it), è stata «insistentemente sollecitata» per «rispondere alla domanda pressante di decine di migliaia di famiglie incontrate in questi due anni che chiedevano una giornata per poter dire chiaro e forte che il diritto di educare i figli spetta alle loro famiglie in via prioritaria».

Questa manifestazione, sottolinea ancora la Manif, «sarà possibile per lo sforzo congiunto di tante persone comuni, madri, padri, insegnanti, psicologi, giuristi; persone comuni che vogliono restare libere di educare i loro figli alla bellezza della complementarietà tra l’uomo e la donna». E ancora: «Questa manifestazione, come negarlo, non giunge a caso a fine giugno. Nei prossimi giorni inizierà infatti l’iter di approvazione del ddl Cirinnà sulle cosiddette ‘unioni civili’, un vero e proprio matrimonio gay con tanto di adozioni mascherate e apertura al riconoscimento dell’utero in affitto, del mercato internazionale di figli. Se il ddl Cirinnà sarà approvato, l’intero diritto di famiglia italiano sarà stravolto, a maggior danno del diritto dei bambini di crescere col loro papà e la loro mamma, e di non essere trattati come prodotti commerciali». Due, dunque, gli «obiettivi fondamentali» della manifestazione: «Contrastare l’avanzata dell’ideologia gender nelle scuole e stoppare il ddl Cirinnà sulla rottamazione della famiglia», conclude l’associazione.