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Marchionne in condizioni «irreversibili». Cambio accelerato ai vertici di Fca

Fca in un solo pomeriggio ha cambiato i vertici delle sue principali società. Tutto accelerato dal peggioramento delle condizioni di salute di Sergio Marchionne. L’ormai ex Ad del gruppo, infatti, è ricoverato in terapia intensiva in una clinica di Zurigo. Secondo quanto si apprende, le sue condizioni sono irreversibili. La notizia non viene confermata dall’azienda.

Il 66enne manager italo-canadese è ricoverato dalla fine giugno. In un primo momento si era parlato di una convalescenza prolungata per un intervento alla spalla destra. È stata però la stessa Fca (Fiat Chrysler Automobiles) a delineare uno scenario decisamente peggiore nel comunicato in cui sabato aveva ufficializzato il cambio al vertice del gruppo, e la nomina del britannico Mike Manley come nuovo amministratore delegato. Nel comunicato si fa riferimento a «complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore. Per questi motivi Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa». «Si tratta di una situazione impensabile fino a poche ore fa», ha confermato il presidente di Fca John Elkann. L’ultima apparizione dell’ex ad di Fca è del 26 giugno. «Saremo eternamente grati a Sergio per i risultati che è riuscito a raggiungere e per avere reso possibile ciò che pareva impossibile. Ci ha insegnato ad avere coraggio, a sfidare lo status quo, a rompere gli schemi e ad andare oltre a quello che già conosciamo», scrive il presidente di Fca Elkann ai dipendenti del gruppo, in una lettera inviata dopo la nomina di Mike Manley.

«È stato un manager illuminato», aveva detto di lui John Elkann in una nota diramata sabato 21 luglio annunciandone le condizioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione del gruppo che ha deciso «di accelerare il processo di transizione per la carica di ceo in atto ormai da mesi e ha nominato Mike Manley amministratore delegato». Il Consiglio proporrà quindi alla prossima assemblea degli azionisti, che sarà convocata nei prossimi giorni, che Manley sia eletto nel consiglio in qualità di amministratore esecutivo della società. Le condizioni di Marchionne si sono aggravate in settimana e peggiorate ancora nelle ultime ore, tanto che, ha spiegato Elkann, non potrà riprendere il lavoro.

Mike Manley, inglese di Edenbridge, è quindi il successore di Sergio Marchionne alla guida di Fca. Manley ha guidato fino ad oggi con grande successo del marchio Jeep che ha quadruplicato le vendite. Nel 2009, quando il manager è subentrato alla guida, l’azienda vendeva 337,716 veicoli, l’80% dei quali nel Nord America. Numeri quadruplicati in meno di dieci anni se si considera che nel 2017 l’azienda ha messo sul mercato quasi 1,4 milioni di auto. Adesso Manley avrà la responsabilità di tutta la galassia Fca. Cambi anche in altre due società del gruppo.

Louis Carey Camilleri, numero uno di Philip Morris, ha preso il posto di Marchionne in Ferrari. Presidente della società è invece stato nominato lo stesso Elkann. Camilleri non è un nome nuovo per il marchio d’eccellenza di Fca, visto che lo stesso occupa già dal 2017 un incarico di primo piano: senior non-executive director e presidente del Cda. Adesso invece, Camilleri avrà un ruolo che gli consentirà di entrare per davvero nella gestione dell’azienda. Mentre in Cnh Industrial arriva come presidente Suzanne Heywood che avrà il compito di cercare il nuovo amministratore delegato.