Italia

Marcia Perugia-Assisi: 763 organizzazioni e partecipanti da 480 città

«Questo dato racchiude un sentimento nazionale – ha detto Flavio Lotti, coordinatore del Comitato promotore della Marcia -. Prima di questa edizione si sono svolte 39 marcie per la pace in altrettante città italiane, un lavoro preparatorio importante perché la pace è per noi un percorso».

Lotti ha ricordato le vittime delle «tante troppe guerre, i morti per Ebola, la tragedia di Kobane, Gaza che continua ad essere luogo di grandi sofferenze e i morti nel Mediterraneo». «Il 19 di ottobre marceremo contro tutte le guerre – ha ribadito -, anche quelle che si combattono in campo economico finanziario. Non sappiamo più cosa è la pace e non ci rendiamo più conto che la stiamo perdendo. Non sappiamo più cosa è la guerra sul nostro territorio per cui siamo sempre più disponibili a farla altrove. Noi vogliamo ribadire che la guerra non è mai una risposta per una ragione storica, esperienziale, non morale. Non possiamo permetterci di rimanere inerti, per questo abbiamo deciso di prendere sul serio l’appello di Papa Francesco. Per la prima volta abbiamo deciso di dedicare la marcia non solo alla pace ma alla fraternità, perché sentiamo tutti la violenza nelle nostre vite, nelle nostre relazioni. Una fraternità da riscoprire anche nella politica».