Italia

Meeting Grottammare: pellegrinaggio nei luoghi colpiti dal terremoto

«La ripresa non è facile. Da un terremoto non si rinasce, nasce qualcosa di nuovo». A dirlo questo pomeriggio è stato mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, che ha accompagnato i giornalisti, che stanno partecipando al quarto meeting dei giornalisti cattolici e non (Grottammare, fino al 25 giugno), nella zona rossa di Arquata del Tronto e a visitare ciò che resta di Pescara del Tronto, il comune che ha subito più danni nel terremoto del 24 agosto 2016. Un «pellegrinaggio del dolore – ha spiegato mons. D’Ercole – per asciugare le lacrime, un pellegrinaggio della memoria per ricordare chi è morto e un pellegrinaggio della speranza accesa dalla resurrezione che viene dopo la morte».

All’incontro nella zona rossa di Pescara del Tronto c’era anche l’arcivescovo de L’Aquila, mons. Giuseppe Petrocchi, che è originario proprio di quella zona. «Quanti sciami sismici nelle persone – ha commentato – quanto bisogno c’è nelle persone, soprattutto in quelle più anziane». Il terremoto ha tolto loro tutto quello che avevano e ha tolto loro anche la prospettiva del futuro. «Questa è gente dignitosa, che non vuole dare fastidio e non riesce a stare negli alberghi lontano dalle loro case».

Hanno portato le loro testimonianze ai giornalisti anche il sindaco di Arquata del Tonto, un’abitante del luogo che da poco ha riaperto la prima attività commerciale della zona, e  rappresentanti delle associazioni di categoria. In tutti gli interventi la ferma volontà di guardare avanti ma anche la richiesta che le istituzioni e l’opinione pubblica non li abbandonino. Forte anche la denuncia dell’eccessiva burocrazia che intralcia l’opera di ricostruzione.