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Meeting di Rimini: mons. Pezzi (Mosca), «nessuna visita Papa a Mosca in tempi brevi»

«Un abbraccio che cambia la storia», il tema dell’incontro riminese, che è servito a mons. Pezzi per richiamare il significato della Dichiarazione comune firmata dai due capi religiosi proprio dopo quello storico abbraccio. Per l’arcivescovo di Mosca «sembra che sia più probabile, e forse auspicabile, la continuazione dell’incontro dell’Avana in qualche altro Paese o con la partecipazione comune del Papa e del Patriarca ad un incontro o forum internazionale».

Tornando sul significato dell’incontro cubano e sui frutti attesi, mons. Pezzi ha affermato che «andiamo verso un cammino assieme che avrà le sue tappe e che desideriamo sia verso la piena comunione, quando Dio lo vorrà. Oggi è importante avere la consapevolezza di camminare insieme». «Certamente – ha aggiunto l’arcivescovo – Cuba non ha risolto i problemi ma questo abbraccio è significativo perché vuole dire che ‘tu ortodosso sei un bene per il cattolico e tu cattolico sei un bene per l’ortodosso’. Papa Francesco e Kirill hanno riscoperto di essere, con le loro Chiese, un bene per l’altro. Incontrandosi hanno stabilito che le diversità sono un bene». «A Cuba – ha proseguito l’arcivescovo – si sono incontrati due testimoni di Cristo che hanno gettato pilastri per costruire i ponti di un cammino unitario. Quando ci si incontra ci si scopre fratelli». A riguardo la dichiarazione comune «sarà il punto da cui ripartire sempre quando ci saranno questioni da dirimere». «In quello storico abbraccio – ha concluso l’arcivescovo di Mosca – il Pontefice e il Patriarca sono due testimoni della misericordia di Dio».