Mons. Galantino all'Agesc: «In gioco vitalità del mondo scolastico»
«La scuola italiana si trova a vivere passaggi importanti. È in gioco la composizione del suo progetto globale con l'inserimento di discipline e metodologie innovative». Lo ha scritto in un messaggio al congresso dell'Agesc in corso a Roma il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino.
Nel testo, di cui il presidente dell'Agesc Roberto Gontero ha letto alcuni brevi stralci, mons. Galantino sottolinea che «è in gioco la vitalità del mondo scolastico che, come attesta il decennio dedicato dai Vescovi all'educazione, è sicuramente al centro della cura della Chiesa in Italia». Per il segretario generale «è in gioco anche il futuro della scuola cattolica - e di tutto il mondo della scuola paritaria e della formazione professionale - che proprio da alcuni provvedimenti in discussione potrebbe ricevere una parziale ma desiderata boccata d'ossigeno». Mons. Galantino ha citato poi il pensiero di Papa Francesco secondo cui «la famiglia e la scuola non vanno mai contrapposte. Sono complementari, e dunque è importante che collaborino, nel rispetto reciproco». Quindi ha rimarcato l'importanza che «il genitore che decide di iscrivervi i propri figli non può essere discriminato per motivi economici». «Le scuole cattoliche hanno sempre avuto un carattere popolare - ha sottolineato - rivolto agli strati deboli della società» ed «è importante che si giunga a rendere effettiva la possibilità di scegliere liberamente la scuola per i propri figli».
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