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ORDINARIATO MILITARE: MONS. PELVI, NOSTRI RAGAZZI IN AFGHANISTAN PRESENZA AMICA

“I nostri ragazzi in Afghanistan intendevano essere una presenza amica, desiderosa di favorire uno scambio di doni. Il loro coraggio era fondato sulla roccia che è Gesù, nella forza che viene da lui, in maniera tanto misteriosa quanto vera e concreta”. Lo ha detto l’ordinario militare, mons. Vincenzo Pelvi, durante la celebrazione che ha chiuso ieri ad Assisi l’incontro dei familiari dei soldati caduti in missione di pace internazionale. “Di un coraggio analogo ha bisogno ciascuno di noi, se vuole affrontare il cammino della vita; un coraggio non per colpire e uccidere, ma per accogliere e costruire la comprensione, il dialogo e la pace là dove troppo spesso regnano l’intolleranza, il disprezzo e l’odio”. Mons. Pelvi, promotore del pellegrinaggio, si è rivolto direttamente ai familiari presenti, circa trenta persone, raccolte nella chiesa di san Damiano: “ringrazio il Signore per la testimonianza della vostra fede, la generosità della vostra presenza e, soprattutto, la ricchezza di un dolore indescrivibile che, condiviso nella semplicità e nell’ospitalità reciproca, ci immerge nel miracolo di un mistero che è fiducia e speranza. Care famiglie, contiamo su di voi, sulle vostre preghiere, sull’offerta e sul valore delle vostre sofferenze per sperare che nell’intimo tessuto dell’umanità avvenga quell’interiore risanamento, che vuol dire serenità e pace dell’anima”.Sir