Italia

PARITÀ SCOLASTICA: FIDAE, NON ANCORA ATTUATI I PROVVEDIMENTI PER LO SBLOCCO DEI CONTRIBUTI

Nell’attesa che riprenda l’iter della legge sulla parità scolastica, è urgente “superare l’insostenibile situazione creatasi per il blocco dei contributi dovuti dallo Stato alle scuole” non statali di ogni ordine e grado. Con queste parole la presidenza nazionale Fidae (Federazione istituti e attività educative che riunisce in Italia circa tremila scuole cattoliche) ha ribadito, in una nota diffusa oggi, “l’urgenza di una piena ed effettiva libertà di educazione nel nostro Paese”. Con riferimento alle recenti dichiarazioni del ministro dell’Economia Giulio Tremonti sullo sblocco del bonus fiscale previsto dalla Finanziaria per chi iscrive i figli alla scuola non statale, la Fidae precisa che tale provvedimento richiede un “decreto dello stesso ministro, di concerto con quello dell’Istruzione” che “non risulta” ancora emanato. “Non pienamente attuato – informa ancora la nota – anche il provvedimento ministeriale per lo sblocco definitivo e immediato dei contributi dovuti alle scuole elementari ‘parificate’ per il loro ‘normale funzionamento’ – secondo esplicita convenzione – nell’anno 2002” e “alle scuole medie inferiori e superiori per il finanziamento di ‘progetti precedentemente approvati”. Intanto ieri il Consiglio regionale del Piemonte, dopo tre anni di discussione, ha approvato la legge regionale sul “buono scuola” che prevede lo stanziamento di 18 milioni di euro come contributo alle famiglie che scelgono la scuola privata. “Un passo significativo nella direzione della parità tra tutte le scuole, utile per un miglioramento generale del servizio educativo” commenta la Fidae del Piemonte. Ricordando “il disegno di legge di iniziativa popolare promosso nei scorsi per sbloccare la situazione” dall’Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche) della regione, e “sottoscritto in cinque settimane da oltre 12mila piemontesi”, il presidente nazionale Agesc, Enzo Meloni, auspica che “la legge approvata ieri, come quelle analoghe di altre regioni, sia di riferimento per la politica scolastica nazionale”.