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PIO XII: AMBASCIATORE ISRAELE PRESSO S. SEDE, FALSO DIRE CHE NON VOLLE SALVARE EBREI

(ASCA) – “Sarebbe un errore dichiarare che la Chiesa cattolica, il Vaticano e il Papa stesso si opponessero alle azioni volte a salvare gli ebrei”: è quanto dichiarato dall’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede, Mordechay Lewy, in occasione della consegna della medaglia di “Giusto fra le nazioni” alla memoria del sacerdote orionino don Gaetano Piccinini, avvenuta il 23 giugno presso il Centro Don Orione di Roma. “A partire dal rastrellamento del ghetto di Roma del 16 ottobre 1943 – ha affermato Lewy – e nei giorni successivi, monasteri e orfanotrofi tenuti da ordini religiosi hanno aperto le porte agli ebrei e abbiamo motivo di pensare che ciò avvenisse sotto la supervisione dei più alti vertici del Vaticano, che erano quindi informati di quei gesti”. Per l’ambasciatore, non solo non è vero che Chiesa cattolica ed istituzioni si opponessero alla salvezza degli ebrei ma “é vero piuttosto il contrario: hanno prestato aiuto ogni qualvolta hanno potuto”. “Il fatto che il Vaticano – ha aggiunto l’ambasciatore – non abbia potuto evitare la partenza del treno che portò al campo di sterminio, durante i tre giorni trascorsi dal rastrellamento del 16 ottobre fino al 18, può solo aver aumentato la volontà, da parte vaticana, di offrire i propri locali come rifugio per gli ebrei”. ‘ vero, per Lewy che: “gli ebrei romani ebbero una reazione traumatica”. Essi, infatti, “vedevano nella persona del Papa una sorta di protettore e si aspettavano che li salvasse ed evitasse il peggio”.Sir