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PROCREAZIONE: GIUDICE FIRENZE, SI’ AI TEST SU EMBRIONI ; SCIENZA E VITA: SENTENZA NEGA DIRITTI CONCEPITO
Sulla vicenda è intervenuto anche Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita. «E’ difficile esprimere giudizi su una decisione di cui non è dato conoscere ancora l’esatto contenuto”, premette Casini, ma aggiunge subito: “So però che la diagnosi genetica preimpianto implica la soppressione deliberata di un rilevante numero di embrioni presunti malati ma anche sani pur di avere la incerta garanzia che l’embrione o gli embrioni trasferiti in utero non siano affetti dall’anomalia temuta”. La legge 40, prosegue Casini, «esige che al concepito sia riconosciuto lo stesso diritto alla vita degli altri soggetti coinvolti e che, di conseguenza, proibisce la distruzione di embrioni e il loro congelamento” . E “per regola costituzionale il giudice è soggetto soltanto alla legge alla quale non può sovrapporre i suoi desideri e le sue opinioni”. Il presidente del Movimento per la vita ricorda infine come la Corte Costituzionale sia “già intervenuta sulla questione della diagnosi genetica preimpianto respingendo il ricorso di chi, in altro ma simile episodio, aveva chiesto l’annullamento della legge 40. Una decisione dal carattere generale che fornisce una valida risposta anche nel caso fiorentino».