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Piazza della Loggia: Mattarella, mancanza conclusione giudiziaria è un vulnus

«A quarantadue anni dalla terribile strage, che stroncò vite innocenti a Brescia e sconvolse l’animo dell’intero Paese, è giusto ribadire con forza che la Repubblica Italiana non dimentica le ferite inferte da chi voleva colpirne gli ordinamenti democratici, né l’impegno appassionato di quanti dal dolore più grande sono riusciti a estrarre energie civili per ricomporre un tessuto di partecipazione, di convivenza, di solidarietà». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio ha inviato al Sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, in occasione del 42ª anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia.

«Il barbaro attentato di piazza della Loggia – prosegue il Capo dello Stato – era iscritto in un disegno folle e criminoso, che produsse altri gravissimi lutti e tentò di condizionare gravemente il confronto politico. La ricostruzione storica ha da tempo evidenziato la matrice eversiva e neofascista della strage».

«Per lunghi decenni quest’opera di svelamento delle responsabilità e delle complicità – sostenuta dalla meritoria mobilitazione civica che proprio a Brescia ha avuto un impulso decisivo – non è riuscita a giungere a una conclusione in sede giudiziaria. Un ulteriore vulnus si è così aggiunto a quello, insanabile, del 28 maggio 1974», scrive ancora Mattarella.n«Grazie al lavoro che investigatori e magistrati non hanno mai interrotto- afferma ancora-, una sentenza della Corte d’Appello ha ora indicato responsabilità personali e pronunciato condanne. Che la giustizia completi il suo corso è una necessità vitale per la democrazia: ne va della fiducia dei cittadini, e dunque della sua stessa legittimazione. Ciò non colmerà mai il vuoto lasciato ai familiari, agli amici delle vittime, ai tanti che soffrirono quella violenza disumana e l’aggressione alle persone e alla stessa vita sociale».

Mattarella loda poi «L’impegno della città di Brescia in questi anni, in particolare dell’Associazione ‘Casa della Memoria’ e dei familiari delle vittime», ritenendolo «esemplare». «A tutti voi – prosegue – l’Italia deve gratitudine. Avete onorato i vostri cari e, al tempo stesso, avete aiutato il Paese e la democrazia italiana nella riscossa contro il terrorismo e i suoi oscuri piani. Nel settantesimo anniversario della nascita della Repubblica possiamo dire, anche in ragione della vostra testimonianza, che i principi fondamentali della Costituzione sono più forti e non consentiranno mai agli eversori e ai violenti di prevalere».

«Sono convinto che anche la giornata di oggi-scrive ancora Matatrella – servirà al progresso del Paese. Abbiamo bisogno di unire partecipazione, cultura, libertà, giustizia, anche per fronteggiare i nuovi fanatismi e le diverse forme di violenza e criminalità. Per questo rivolgo a tutti i cittadini bresciani l’augurio più caloroso, e insieme le espressioni della vicinanza mia e delle istituzioni italiane».