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Prostata e tumore: tutte le informazioni utili

La prostata circonda l’uretra in maniera parziale: l’uretra è il dotto grazie a cui l’urina può essere espulsa dalla vescica. Il compito più importante della prostata è quello di produrre un liquido che fa parte dello sperma. Negli uomini del nostro Paese, quello alla prostata è il tumore più diffuso, visto che riguarda oltre il 18% delle diagnosi. Il problema è che in molti casi esso non dà sintomi precoci: quindi ci si può ritrovare con un tumore alla prostata metastasi ossee difficile da trattare.

L’ipertrofia prostatica

A mano a mano che si invecchia, si può verificare un incremento della dimensione della prostata. Quando la ghiandola si ingrossa, il rischio è che si blocchi il passaggio dell’urina dalla vescica, provocando dei disagi anche dal punto di vista della funzione sessuale. Tale condizione prende il nome di ipertrofia prostatica benigna: non si tratta di un tumore, ma è comunque un problema che a volte ha bisogno della chirurgia per essere risolto. L’ipertrofia prostatica benigna in alcuni casi ha sintomi non molto diversi da quelli del tumore alla prostata. Questo è il motivo per il quale conviene farsi seguire da un urologo, cioè uno specialista. Un aspetto positivo del tumore della prostata riguarda il fatto che la sua crescita è molto lenta.

Perché compare il tumore alla prostata

Per il momento non sono ancora totalmente chiare le ragioni precise per le quali si manifesta il tumore alla prostata. Quel che è certo, però, è che ci sono dei fattori di rischio conosciuti: si tratta, cioè, di aspetti che contribuiscono ad incrementare la possibilità di avere la malattia. Per esempio un fattore di rischio è l’invecchiamento: infatti il rischio di tumore alla prostata è più elevato per gli uomini con più di 50 anni. Un altro fattore di rischio che non può essere sottovalutato è il fumo, e così dicasi per l’obesità. Un certo peso può scaturire anche dalla familiarità: infatti è stato rilevato che quando il fratello e il padre (cioè i familiari più stretti) hanno avuto un cancro alla prostata, cresce il rischio di sviluppare la stessa malattia. Infine, è opportuno prestare attenzione al regime alimentare che si segue. Alcune evidenze di grado moderato, in particolare, testimoniano che il rischio può aumentare a fronte di un consumo elevato di cibi con un alto contenuto di calcio; lo stesso dicasi per le carenze di selenio e di vitamina E.

Quali sono i sintomi del cancro alla prostata

Come si accennava in precedenza, il cancro alla prostata nelle sue fasi iniziali nella maggior parte dei casi è asintomatico. Nel momento in cui il volume della massa comincia a crescere, invece, si possono presentare dei sintomi urinari: in particolare, dolore in fase di minzione, o difficoltà a cominciare la minzione stessa. Altri sintomi riguardano la disfunzione erettile, la presenza di sangue nello sperma o nelle urine, il bisogno di urinare di frequente e il cosiddetto tenesmo urinario, vale a dire la sensazione di non essere in grado di urinare completamente. Se ci sono dolori al torace, alla schiena, ai fianchi o in altri distretti, può essere che ci siano metastasi alle ossa.

Le metastasi in caso di tumore alla prostata

Quelle del cancro alla prostata sono cellule tumorali che attraverso i vasi linfatici o quelli sanguigni possono arrivare ad altre parti del corpo. Queste cellule, una volta che si sono diffuse, si attaccano ad altri tessuti, per poi crescere e dare origine a tumori nuovi, tali da provocare danni ai tessuti. Il nuovo tumore è caratterizzato dallo stesso tipo di cellule anomale. L’esplorazione rettale rappresenta il primo esame attraverso il quale è possibile verificare la salute della prostata. Dopodiché se ci sono dei dubbi si effettua l’esame del sangue del PSA, un indice di salute della prostata: quindi anche se viene riscontrato un valore elevato non è detto che si sia per forza in presenza di un tumore.