Italia

Province: Cdm approva ddl riordino, ok a città a metropolitane

Con il ddl svuota-poteri province “si azzera una classe politica intermedia, fatta di giunte, assessori e consigli, ma non si azzera la democrazia, perché la gestione sarà fatta con le unioni comunali e dei sindaci”. Lo ha detto il ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio in conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri. Delrio ha sottolineato che “non c’è variazione di confini. La riforma è praticabile immediatamente dopo le elezioni amministraive del 2014, sia per le città metropolitane, sia per le province”. Saranno inoltre previsti programmi di accompagnamento. “Abbiamo proceduto secondo un principio semplificatorio – ha concluso Delrio – restano due livelli e cioé i comuni e le regioni. In mezzo ci saranno le aree vaste come le città metropolitane, è una riforma che si attende da trent’anni”.

“Nell’arco di un paio di anni potremmo raggiungere più di un miliardo di risparmi di spesa” grazie all’eliminazione delle Province e il riordino degli enti locali, ha dichiarato il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio. “Il personale politico vale circa 120 milioni di risparmi, le funzioni tolte circa 600-700 milioni – ha poi specificato il ministro -. Le potenziali sinergie sono di almeno 600-700 milioni nella fase di start up, ma credo che nel prosieguo saranno molte di più. Tra patrimonio, logistica, funzioni e personale le razionalizzazioni arriveranno a regime a non meno del 10% delle spese generali”.

“É un ddl incostituzionale quello che il consiglio dei ministri ha approvato questa mattina per l’abolizione delle province”. Così Antonio Saitta presidente dellUnione italiana delle province (Upi) ha commentato in conferenza stampa la decisione del cdm di approvare ddl sulle province. “Le province hanno un ruolo istituzionale e Letta deve sapere che una riduzione delle risorse provinciali crea problemi di sicurezza nelle scuole, per le strade, nei servizi e nei trasporti”, ha ricordato Saitta che ha definito il ministro degli affari regionali Graziano Delrio il “ministro dell’Anci”. Inoltre per Saitta nel ddl “non è scritto alcun numero che indichi risparmio dalla nostra abolizione”.