Italia

Quirinale: un «governo di garanzia» per durare fino a dicembre

«È doveroso dar vita a un nuovo governo, non si può attendere oltre». Di fronte allo stallo confermato dal terzo giro di consultazioni il Capo dello Stato prende la parola e annuncia che, nell’impossibilità di far nascere un governo sostenuto da una maggioranza politica, vedrà la luce un «governo neutrale», «di servizio», «di garanzia», con l’obiettivo di arrivare fino alla fine dell’anno e accompagnare il Paese a nuove elezioni dopo l’approvazione della legge di bilancio. Ma la durata di questo esecutivo è legata alle scelte dei partiti, a cui il Presidente della Repubblica chiede «un’assunzione di responsabilità nell’interesse dell’Italia» e per tutelare «il voto dei cittadini».

«Sarebbe la prima volta che il voto popolare non viene utilizzato», ha sottolineato Sergio Mattarella riferendosi all’ipotesi che il nuovo governo non ottenga la fiducia e che quindi diventi inevitabile andare subito al voto. A questo proposito il Capo dello Stato mette in evidenza che le alternative alla sua proposta sono o il voto in piena estate, che renderebbe ancora più difficile la partecipazione, o il voto in autunno, con l’impossibilità di approvare la legge di bilancio e conseguenze gravi come l’aumento automatico dell’Iva e l’esposizione del Paese alle manovre speculative sui mercati finanziari. Senza contare il rischio che, a legge elettorale invariata, il responso delle urne riproduca una situazione analoga all’attuale. In entrambi i casi sarebbe il governo di garanzia – «un governo non di parte» – a condurre il Paese alle elezioni Peraltro la nascita di tale governo e il voto di fiducia dei partiti non impedirebbe a questi ultimi di continuare a cercare un’intesa per far nascere un governo politico, nel qual caso l’esecutivo in carica si dimetterebbe immediatamente.