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RADIO CATTOLICHE DI 50 PAESI IN CONGRESSO A ROMA

Rappresentanti di 63 emittenti radiofoniche cattoliche di 50 diversi paesi del mondo partecipano da oggi a sabato al Congresso internazionale per le emittenti radiofoniche di ispirazione cattolica che, organizzato dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, si svolge presso l’auditorium Giovanni Paolo ii della Pontificia Università Urbaniana sul tema “L’identità e la missione delle radio cattoliche oggi» «Per noi – ha detto l’arcivescovo presidente Claudio Maria Celli al quotidiano della Santa Sede “L’Osservatore Romano” — il congresso significa innanzitutto il ritrovarsi insieme di operatori chiamati a testimoniare con il loro lavoro la loro identità cattolica in vari contesti culturali, religiosi, sociali e politici. Il punto di riferimento dei lavori è la necessità di riflettere proprio sull’identità e sulla missione di una radio cattolica oggi nei vari contesti in cui si trova a compiere la sua missione. L’intento è quello di cercare di riscoprire insieme il senso di questa missione». Monsignor Paul Tighe, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio ha aggiunto: «Dopo le università abbiamo pensato alle radio perché — ci ha detto il— è lo strumento in assoluto più generoso e più fruibile da ogni ceto sociale e senza tante problematiche. Poi bisogna pensare al forte impulso che proprio internet ha dato oggi alla diffusione della radio nel mondo per comprendere sino in fondo quale potenza abbia un simile strumento per comunicare».«La radio infatti — ha precisato monsignor Giuseppe Scotti, sottosegretario aggiunto del Pontificio Consiglio — si ascolta mentre si fanno altre cose, magari si guida la macchina, si passeggia, si fanno lavori manuali o si sta immobili in un letto. La radio non chiede sforzi di lettura a chi magari ha la vista debole, entra direttamente nelle nostre case. È uno strumento povero ma non di poco conto: in Italia tanto per fare un riferimento, ci sono 38 milioni di radioascoltatori su 55 milioni di abitanti”. In America latina sono almeno 3000 le radio cattoliche operanti, in Africa meno di 150; uno dei grandi temi del Congresso è individuare strategie comuni per potenziare la presenza della radio laddove non c’è ancora.Misna