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REFERENDUM LEGGE 40/2004: PRESENTATA LA NUOVA CAMPAGNA DEL COMITATO «SCIENZA E VITA»

Tre nuovi spot televisivi per orientare i cittadini alla scelta del “non voto”. Andranno in onda in tutti gli spazi concessi delle tv locali e nazionali e i testimonial sono tre autorevoli rappresentanti del mondo della ricerca scientifica. Lo slogan scelto è di due parole: “Essere umani” perché “l’embrione è un essere umano che si appella alla nostra umanità di adulti per scelte di coscienza che toccano il futuro dell’uomo”. Così Paola Binetti, presidente del Comitato “Scienza e vita” ha presentato questa mattina a Roma la seconda fase della campagna informativa che punta a spiegare ai cittadini le ragioni dell’astensione al voto del referendum sulla legge 40 del 2004. I testimonial sono Bruno Dallapiccola, ordinario di genetica medica all’Università La Sapienza di Roma e direttore scientifico dell’Istituto Mendel, Emanuela Lulli, specialista in ostetricia e ginecologia, Angelo Vescovi, docente di biologia cellulare all’Università di Milano-Bicocca e condirettore dell’Istituto di ricerca sulle cellule staminali del San Raffaele di Milano. Tutti e tre chiudono lo spot (in cui si vede la vita in ogni stadio dell’esistenza) con un invito a non andare a votare. “Sono sceso in campo – ha detto il genetista Dallapiccola – per coerenza. Non certamente per obbedire a nessuno ma per difendere argomentazioni scientifiche corrette. Da 30 anni sono impegnato a fianco di malati non curabili e cronici. Non farei mai qualcosa che va contro l’interesse dei pazienti”.

Alla presentazione della campagna informativa hanno partecipato molti dei 121 membri del Comitato “Scienza & vita”, realtà che si è organizzata anche a livello territoriale con la costituzioni di oltre 200 Comitati locali. A moderare il dibattito, Luisa Santolini, presidente del Forum delle associazioni familiari, che ha, tra l’altro, voluto smentire la voce secondo cui nel caso in cui la sera di domenica 12 giugno (primo giorno di votazione referendaria), si paventa la possibilità di raggiungere il quorum, ci sarebbe una chiamata alle urne “dell’ultima ora” per andare a votare “no”. “E’ una follia – ha commentato Santolini –, innanzitutto perché il Comitato non lo ha mai detto e poi perché sarebbe un’operazione improponibile. Il Comitato non fa tattiche, è nato perché rifiuta il metodo referendario su questioni delicate come la legge 40 e quindi comunque vada, noi non andremo a votare”. A sostenere la tesi, anche Antonio Maria Baggio, docente di etica politica. “E’ dal 1984, quindi sono 20 anni che si è lavorato per arrivare a questa legge – ha detto -. E’ sicuramente una legge che si può migliorare ma noi non crediamo che lo si possa fare attraverso il referendum. La legge ha poi una paternità sociale e parlamentare. Non è né di destra nè di sinistra ma frutto di una maggioranza costruita e voluta. A chi ha presentato il referendum, l’onere di dimostrare che non è così e di portare alle urne il 50% dei cittadini”. Era presente anche il card. Ersilio Tonini che a margine dell’incontro ha detto: “combattere contro la lotteria della vita oltre che una utopia è una operazione atea, volta ad eliminare Dio”. Sir

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