Italia

Referendum: respinto ricorso di Onida. No Consiglio di Stato a richiesta urgente di sospensiva

Il Tribunale ordinario di Milano ha respinto i ricorsi presentati contro il referendum costituzionale dall’ex-presidente della Consulta Valerio Onida e da un pool di avvocati. Le ordinanze di rigetto sono state depositate oggi dal giudice civile Loretta Dorigo, come ha comunicato in una nota il presidente del Tribunale, Roberto Bichi.

I ricorsi sostenevano, in buona sostanza, che il quesito referendario violasse la libertà del singolo elettore costringendolo a esprimere un voto unitario su materie tra loro eterogenee. Chiedevano quindi al Tribunale di rinviare alla Corte costituzionale la legge istitutiva dei referendum (la 352 del 1970) per la mancata previsione dello «spacchettamento» dei diversi temi. Il giudice ha respinto i ricorsi argomentando che è lo stesso articolo 138 della Costituzione «a connotare l’oggetto del referendum costituzionale come unitario e non scomponibile». In presenza di una «riforma costituzionale di ampio respiro, come possono essere revisioni della Costituzione interessanti più articoli e più titoli» – ha osservato il giudice – il referendum «non potrà che riguardare la deliberazione parlamentare nella sua interezza, non potendosi disarticolare l’approvazione o il rigetto di un testo indiviso alla sua fonte, le cui diverse parti sono in rapporto di reciproca interdipendenza».

Sempre oggi il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza di sospensiva urgente del referendum presentata dai sostenitori del «no» che avevano impugnato la sentenza negativa del Tar del Lazio del 20 ottobre scorso. Il giudizio di merito è stato fissato per il primo dicembre.