Rifugiati: Medu, a Firenze 250 vivono in stabili occupati, senza accoglienza
A Firenze vivono circa 250 richiedenti asilo e rifugiati in condizione di marginalità abitativa all'interno di stabili occupati. «Sono persone in fuga da guerre, catastrofi naturali o persecuzioni personali, che dovrebbero godere del diritto all'accoglienza e di programmi di inserimento sociale». Lo denuncia oggi l'associazione Medici per i diritti umani, nel Rapporto «Rifugiati a Firenze. Un anno di attività del progetto ‘Un camper per i diritti con i titolari di protezione internazionale'».
Tra ottobre 2011 e ottobre 2012 nel territorio fiorentino, spiega l'associazione, i richiedenti asilo e rifugiati «sono affetti principalmente da patologie legate allo stato di precarietà e di stress a cui sono sottoposti, da traumatismi legati al viaggio o al vissuto drammatico nel Paese di provenienza». Rimangono ai margini della società, esclusi dai servizi e impossibilitati ad ottenere una iscrizione anagrafica. Più del 70% ha meno di trent'anni, quasi l'80% è presente da più di sei mesi ma nel 65% dei casi risulta privo di documentazione sanitaria o ha una tessera sanitaria scaduta. Nel volume sono raccontate alcune storie, tra le quali quella di H., disabile e vittima di violenza, a cui viene impedito il rinnovo del permesso di soggiorno perché privo di residenza. H. viene respinto dai servizi per undici mesi. La solidarietà dei compagni rappresenta la sua salvezza.
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