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SALUTE: LOTTA A OBESITÀ COMINCIA DA BAMBINI, STUDIO RICERCATORI TOSCANI

(ASCA) – Se una persona, da adulta, sarà grassa o addirittura obesa o se invece avrà una linea invidiabile, lo stabilisce anche l’ambiente circostante e il numero di stimoli cerebrali e di tipo sociale a cui è sottoposti durante l’infanzia. è il risultato di uno studio condotto sui topi da un gruppo di ricercatori pisani dell’IEPTO-Istituto Europeo per la Prevenzione e Terapia dell’Obesità, appartenenti al Dipartimento di Endocrinologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, alla Scuola Normale Superiore, all’Istituto di Neuroscienze del CNR e all’Università di Firenze, coordinati da Margherita Maffei e Tommaso Pizzorusso. La ricerca, pubblicata nei giorni scorsi sull’ultimo numero della rivista scientifica americana Proceedings of the National Academy of Sciences, ha dimostrato che è possibile aumentare la leptino-sensibilità del topo, esponendolo ad un cambiamento radicale delle condizioni di vita, o meglio. “Siamo davvero orgogliosi di questa scoperta tutta toscana – commenta l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia -. La Toscana sta investendo molto in ricerca e intende continuare a farlo”. La leptina è quell’ormone prodotto dal tessuto adiposo che agisce sul cervello per sopprimere l’appetito e indurre dimagrimento. Lo studio toscano dimostra che l’ambiente in cui si è sottoposti fin dalle prime fasi della vita influenza le abitudini alimentari e la sensibilità alla leptina. Se infatti si pone il topo, fin dalla nascita, in una situazione di “arricchimento ambientale”, in cui sono favoriti non solo l’esercizio fisico ma anche attività tipicamente “cerebrali” quali l’esplorazione dello spazio e di oggetti sempre nuovi, il topolino risulta più leptino-sensibile, ovvero meno suscettibile ad ingrassare.